Che cos’è l’interesse di minoranza?

L’interessenza di minoranza è una percentuale della proprietà o dell’interessenza in una società che è meno che sufficiente per influenzare l’operazione complessiva e i processi decisionali associati all’attività. Con le società più piccole, qualsiasi grado di proprietà inferiore al cinquanta percento può essere considerato interesse di minoranza. Nelle società più grandi, i singoli azionisti spesso possiedono meno del dieci percento delle azioni in circolazione e sono generalmente considerati detentori di interessi di minoranza, poiché è probabile che la società conservi fino al cinquantuno percento delle azioni emesse come mezzo di mantenere il controllo del funzionamento della società.

Sebbene una partecipazione di minoranza non consenta all’investitore o al proprietario di determinare effettivamente il corso futuro della società, questo tipo di investimento offre diversi vantaggi. Ad esempio, detenere questo tipo di interesse comporta la ricezione di dividendi o altri compensi quando l’azienda opera con profitto. A seconda della struttura della società e delle leggi che si applicano all’emissione di azioni nella giurisdizione in cui ha sede l’impresa, il possesso di una partecipazione di minoranza può precludere la necessità di detenere azioni con diritto di voto. Quando questo è il caso, non c’è nemmeno bisogno di votare per l’elezione di un consiglio di amministrazione.

Uno dei vantaggi di avere investitori che detengono interessi di minoranza è che una società può generalmente prendere decisioni con una necessità relativamente ridotta di discutere le opzioni con qualcuno che non è intimamente coinvolto nelle operazioni quotidiane della società. Il presupposto è che i direttori e i funzionari dell’azienda abbiano il grado di esperienza e il background per prendere decisioni che sono in definitiva nel miglior interesse per la continuazione dell’azienda, e quindi presentino il miglior modello per assicurarsi che gli investitori continuino a generare rendimenti sul loro investimento.

Allo stesso tempo, il potenziale per gli investitori con interessi di minoranza di unirsi e votare in blocco fornisce anche una sorta di sistema di controllo e bilanciamento, specialmente quando lo statuto consente a questi investitori di votare sulle elezioni del consiglio di amministrazione e su altre questioni specifiche . In questo scenario, il detentore della partecipazione di controllo può trovare saggio considerare le opinioni e le preoccupazioni degli investitori di minoranza prima di prendere una decisione definitiva. In caso contrario, si possono verificare situazioni in cui gli azionisti con una quota di minoranza sono aperti alle avances di un predatore aziendale, che può assicurarsi una quantità considerevole di azioni e forse costringere l’azionista di maggioranza a vendere, lasciando la società aperta a possibili riorganizzazioni o persino la decostruzione da parte del raider.

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