Che cos’è l’ipoglicemia non diabetica?

L’ipoglicemia non diabetica è una condizione in cui i livelli di glucosio nel sangue sono troppo bassi nei soggetti non diabetici. Un basso livello di zucchero nel sangue può creare una varietà di sintomi, che vanno da stordimento, visione a tunnel e tremori, a disfunzioni neurologiche più gravi, perché il glucosio è l’unica fonte di carburante per il cervello. Nei soggetti non diabetici si tratta generalmente di una condizione temporanea e lieve che può essere corretta ingerendo carboidrati per riportare il glucosio – la fonte di energia più immediata dell’organismo – a livelli normali, mentre nei diabetici può essere una condizione molto grave che può portare a una perdita di coscienza o altri difetti neurologici.

Questa condizione può verificarsi in individui non diabetici a causa di una varietà di cause. Questi possono includere la sovrapproduzione di insulina, l’ormone che scompone gli zuccheri nel sangue. Può anche essere causato da altri fattori ereditari come squilibri ormonali, digiuno o evitare i carboidrati, alcuni farmaci e il malfunzionamento di alcuni organi a causa di altre malattie.

Mentre ai diabetici può essere diagnosticata l’ipoglicemia semplicemente testando i loro livelli di zucchero nel sangue, l’ipoglicemia non diabetica potrebbe non essere così semplice. Tre misure devono essere prese in considerazione per diagnosticare questa condizione. Queste misure, note come triade di Whipple, comportano la ricerca di sintomi specifici dell’ipoglicemia, l’essere in grado di rilevare bassi livelli di zucchero nel sangue quando questi sintomi si presentano e, dopo il trattamento, vedere un aumento dei livelli di zucchero nel sangue e una riduzione dei sintomi coerenti con questa condizione.

Il primo criterio nella diagnosi dell’ipoglicemia non diabetica, identificando i sintomi, implica la ricerca di disfunzioni fisiologiche, digestive e neurologiche. Segni fisici esteriori di questa condizione tra cui tremori, sudorazione, carnagione pallida e pupille dilatate. Interiormente, il paziente può lamentare nervosismo, battito cardiaco accelerato e sensazione di formicolio alle estremità. I sintomi digestivi possono includere nausea, mal di stomaco e persino vomito. I sintomi neurologici, che possono essere osservati o riportati, includono difficoltà di concentrazione, capacità di giudizio alterata, sbalzi d’umore, visione doppia, mal di testa, difficoltà di parola, debolezza e letargia, tra le altre cose.

Misurare i livelli di zucchero nel sangue nel momento in cui questi sintomi si presentano è un altro criterio chiave per diagnosticare l’ipoglicemia non diabetica. I livelli normali di zucchero nel sangue vanno da 4-8 mmol/L (72-144 mg/dL), mentre la glicemia è considerata sufficientemente bassa da far manifestare i sintomi una volta che scende a 2.8-3.0 mmol/L (50-54 mg /dL). Questi sono livelli tipici, ma fattori come l’età e la presenza di altre condizioni possono influire su questa diagnosi.

Infine, trattare l’ipoglicemia non diabetica e quindi osservare la scomparsa dei sintomi è il passo finale per confermare questa condizione. La cura è semplice: la somministrazione di carboidrati, tipicamente sotto forma di zuccheri facilmente digeribili come quelli che si trovano nel succo d’arancia o in una banana. A una persona cosciente verrà somministrato un alimento o una bevanda a base di carboidrati semplici e i sintomi dovrebbero dissolversi in pochi minuti. Gli individui incoscienti possono ricevere un trattamento per via endovenosa, solitamente sotto forma di destrosio, per riportare i livelli di glucosio nel sangue alla normalità e ripristinare la funzione cerebrale.