Che cos’è un certificato di fiducia collaterale?

I certificati fiduciari collaterali sono obbligazioni emesse da una società che sono garantite con l’uso di beni che sono in possesso di un’altra entità commerciale. Nella maggior parte dei casi, un certificato fiduciario collaterale è garantito da titoli sottostanti che sono direttamente di proprietà di una controllata della società che emette l’obbligazione. In effetti, questo crea una situazione in cui una società sta prendendo in prestito contro i beni di proprietà della controllata, piuttosto che contro i beni che sono di proprietà della società vera e propria.

Ci sono un paio di scenari comuni in cui una società sceglierebbe di strutturare un’emissione obbligazionaria aziendale con un approccio di certificato di fiducia collaterale. In primo luogo, la società potrebbe non voler impegnare attività che sono sotto il controllo diretto della società per l’emissione di obbligazioni. Tuttavia, una controllata può avere beni che non sono considerati essenziali per il funzionamento di quell’entità, e quindi può essere liberamente utilizzata per fungere da garanzia per le obbligazioni che la società desidera emettere.

Successivamente, i beni che sono direttamente in possesso della società potrebbero già essere impegnati in altre operazioni. Ciò significa che tali attività non sono disponibili per fungere da garanzia per le obbligazioni societarie. In tal caso, i beni di una controllata possono essere costituiti in pegno a garanzia dell’emissione obbligazionaria. L’effettiva struttura del certificato fiduciario collaterale aiuta a tenere conto del fatto che le attività sottostanti sono in possesso della controllata, quindi non ci sono sorprese per gli investitori sulla natura dell’accordo.

In genere, l’uso di un certificato di fiducia collaterale non impone grandi problemi né alla società madre né alla controllata. Supponendo che il progetto finanziato dai proventi dell’emissione obbligazionaria abbia successo, alla fine entrambe le entità ne beneficiano. Per quanto riguarda l’eventuale aumento del rischio per l’investitore, l’uso di un certificato fiduciario collaterale non è né più né meno rischioso che se i titoli sottostanti fossero sotto il controllo diretto della società madre.

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