A volte indicato come partecipazione last-out, un secondo prestito di pegno è un’obbligazione di debito in cui il prestatore ha un diritto secondario su qualsiasi attività detenuta come pegno su quel debito. Tipicamente, questo tipo di situazione esiste quando il creditore è disposto a imporre un privilegio su un bene che già porta un privilegio da un creditore diverso. A seconda delle normative governative che si applicano nella giurisdizione in cui si trovano il creditore e il debitore, al titolare del prestito di secondo grado potrebbe essere richiesto di presentare documenti legali presso un’agenzia locale. Tali documenti affermerebbero che il titolare di questo secondo privilegio riconosce la pretesa precedente di un diverso titolare del privilegio e comprende che in caso di inadempimento, tale primo credito sarà risolto prima che venga affrontata la questione del secondo privilegio.
Un esempio comune di prestito di secondo grado è una seconda ipoteca su un certo tipo di immobile. Come con la prima ipoteca, il creditore ipotecario secondario normalmente accetterà la proprietà come garanzia per l’importo del prestito e applicherà un privilegio che rimane in vigore fino all’estinzione del debito. Nel caso in cui il debitore fosse inadempiente su entrambi questi prestiti, i tribunali si occuperebbero della liquidazione della prima o primaria ipoteca, per poi passare alla liquidazione di quella seconda ipoteca. Ammesso che il patrimonio del debitore sia sufficiente, entrambi i debiti possono essere saldati in tutto o in parte.
C’è spesso una certa confusione tra cosa si intende per prestito di secondo grado e debito subordinato. Esistono due importanti distinzioni tra queste due forme di debito. Una differenza fondamentale è il fatto che il debito subordinato può essere garantito o meno. Ciò significa che un debito di questo tipo può o meno comportare un pegno su specifici beni detenuti dal debitore. Al contrario, un secondo prestito di pegno ha un diritto dichiarato su un particolare bene.
La seconda differenza ha a che fare con la considerazione del carico di debito totale sostenuto dal debitore, come presente in un tribunale. Ciò è particolarmente vero nelle situazioni in cui il debitore dichiara fallimento. Qualsiasi debito che è considerato un prestito di secondo grado sarà estinto prima che siano affrontati tutti i debiti che soddisfano i criteri legali per la classificazione come debito subordinato. Questo crea un processo ordinato che affronterà il primo prestito di pegno, quindi passerà al secondo prestito di pegno e infine porterà alla considerazione del debito subordinato.
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