Golda Meir è stato il quarto Primo Ministro di Israele. Ha vissuto dal 1898 al 1978, è stata in carica per cinque anni, tra il 1969 e il 1974. Era conosciuta come Iron Lady, un termine che in seguito sarebbe stato usato per descrivere il primo ministro britannico Margaret Thatcher. Ad oggi, Golda Meir è l’unica donna ad aver servito come Primo Ministro di Israele, ed è stata la terza donna Primo Ministro al mondo e la prima a raggiungere quella posizione senza alcuna influenza familiare.
Golda Meir è nata a Kiev, in quella che oggi è l’Ucraina e all’epoca faceva parte dell’Impero russo. Partì per gli Stati Uniti all’età di otto anni e lei e la sua famiglia si stabilirono nel Wisconsin. Fin dalla tenera età Golda Meir è stata un’organizzatrice e una donna brillante, organizzando raccolte di fondi per le sue classi e diplomandosi come valedictorian al suo liceo.
All’età di 16 anni, Golda Meir era stata introdotta al sionismo ed era diventata attiva nel movimento socialista sionista. Golda Meir si sposò a 19 anni e sperava di trasferirsi subito dopo in Palestina come parte del primo insediamento sionista, ma lo scoppio della prima guerra mondiale interruppe quel piano, e invece dedicò le sue energie alla raccolta fondi negli Stati Uniti per sostenere il sionista movimento all’estero.
Dopo la guerra, nel 1921 Golda Meir si recò in Palestina con il marito per entrare in un kibbutz. Fu presto nominata rappresentante del kibbutz presso la Federazione del Lavoro, iniziando il lato più politico della sua vita. Pochi anni dopo viene eletta segretaria del Consiglio delle lavoratrici, e dopo qualche anno entra a far parte del Comitato Esecutivo, arrivando infine a capo del Dipartimento Politico.
Nel 1938 Golda Meir era la rappresentante della Palestina alla riunione convocata dal presidente Roosevelt per parlare della persecuzione nazista degli ebrei. Dopo aver ascoltato la prevaricazione e le scuse fatte dai rappresentanti di diversi governi sul motivo per cui non potevano aiutare gli ebrei, ma esprimendo ciononostante la loro simpatia, Golda Meir osservò notoriamente: “C’è solo una cosa che spero di vedere prima di morire ed è che il mio popolo non dovrebbe più aver bisogno di espressioni di simpatia”.
In vista dello stato di Israele dopo la guerra, Golda Meir ha svolto un ruolo importante sia nei negoziati che nella raccolta di fondi. Si è recata negli Stati Uniti per raccogliere fondi e ha raccolto più di otto volte quanto la maggior parte delle persone si aspettava. Si è anche travestita da donna araba, solo pochi giorni prima che Israele si dichiarasse uno stato, per visitare il re della Transgiordania, per incoraggiarlo a non unirsi ad altri stati arabi se dichiarassero guerra a Israele. Ha chiesto che non si affrettasse a dichiarare uno stato ebraico, a cui Golda Meir ha risposto notoriamente: “Abbiamo aspettato per 2,000 anni. È di fretta?”
Golda Meir è stato uno dei ventiquattro firmatari della Dichiarazione di Indipendenza israeliana nel 1948 ed è stato il primo ambasciatore in Unione Sovietica. L’anno successivo fu eletta alla Knesset e servì come ministro del Lavoro fino al 1956. Nel 1956 divenne ministro degli Esteri, sotto il primo ministro David Ben-Gurion, che in seguito sarebbe stato uno dei suoi più grandi ammiratori.
Nel 1969 Golda Meir fu eletta Primo Ministro di Israele, e rimase in carica fino al 1974. Nel 1973 cominciarono ad apparire servizi segreti che suggerivano che la Siria stesse pianificando un attacco contro Israele. L’input è stato misto, così come le raccomandazioni date a Golda Meir. Un campo desiderava un attacco preventivo alla Siria, mentre l’altro osservava che questo avrebbe sicuramente alienato gli Stati Uniti e tagliato ogni possibilità di aiuto militare che Israele potrebbe aspettarsi. Alla fine, Golda Meir ha deciso di attendere con un alto livello di preparazione, ma di non iniziare un attacco. Sulla scia della guerra dello Yom Kippur, le accuse di cattiva gestione della situazione sono arrivate da tutte le parti.
Alla fine Meir è stata scagionata da ogni responsabilità per aver gestito male la situazione da un’indagine, e il partito a cui apparteneva ha vinto le elezioni, ma si è comunque dimessa, citando la sensazione che fosse la volontà del popolo. Meir ha continuato a svolgere un ruolo nella politica israeliana fino alla sua morte per cancro nel 1978 all’età di 80 anni. Rimane una delle figure più monumentali e memorabili della storia israeliana e una figura iconica nella politica in tutto il mondo.