La diagnosi e il trattamento dei disturbi psichiatrici ha una storia lunga e variegata, piena di vivaci dibattiti. Gli psichiatri usano sistemi di classificazione per diagnosticare e curare i loro pazienti, e nel tempo le teorie del trattamento psichiatrico hanno variato nella loro classificazione dei disturbi mentali. Sia l’American Psychiatric Association che l’Organizzazione Mondiale della Sanità categorizzano i problemi di salute mentale e ciascuno dei loro sistemi condivide alcune categorie e codici simili. I sistemi pubblicati di classificazione psichiatrica vengono aggiornati sulla base di nuove informazioni e cambiamenti nelle teorie psichiatriche.
Ippocrate ha prodotto i primi raggruppamenti registrati per la malattia psichiatrica. Il suo sistema era composto da fobie e paure, malinconia – che probabilmente era depressione – mania, paranoia e, stranamente, travestitismo. I rudimenti della moderna diagnosi e cura psichiatrica iniziarono all’inizio del 1800. I sistemi di classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) e della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) sono stati sviluppati nel XX secolo e dal novembre 20 entrambi sono in fase di revisione e aggiornamento.
Il DSM, rilasciato dall’American Psychiatric Association, è un noto sistema di classificazione psichiatrica basato su cinque aree principali o assi che si ritiene descrivano i disturbi mentali. I sintomi di ciascuna categoria aiutano lo psichiatra a valutare un paziente ea formulare una diagnosi. I disturbi clinici, come la depressione e la schizofrenia, appartengono a un asse principale. Un altro gruppo principale è la personalità e i disturbi dello sviluppo, che include la personalità narcisistica, i comportamenti ossessivi compulsivi e antisociali, nonché il ritardo mentale. I comportamenti derivanti da condizioni mediche, come il morbo di Alzheimer e le lesioni cerebrali, appartengono a un’altra categoria.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica anche un sistema di classificazione psichiatrica per la diagnosi e il trattamento delle condizioni mentali. Un sistema per categorizzare tutti i tipi di malattie umane, l’ICD impiega dieci diversi raggruppamenti per analizzare i disturbi mentali. Queste categorie includono problemi biologici che interessano il funzionamento mentale, problemi comportamentali, disturbi dell’umore delirante, malattie derivanti da abuso di sostanze, ritardo mentale e problemi di sviluppo e disturbi legati allo stress.
L’evoluzione nella teoria psichiatrica ha portato al dibattito sull’efficienza della classificazione psichiatrica. Alcuni esperti del settore sostengono che la determinazione dei sintomi e la diagnosi dei disturbi mentali sia troppo soggettiva. Questo può essere vero, soprattutto perché la diagnosi spesso si basa molto sulla rivelazione dei sintomi da parte del paziente. Alcuni critici delle classificazioni psichiatriche affermano che possono potenzialmente causare danni ai pazienti stigmatizzandoli ingiustamente e sottoponendoli a trattamenti che potrebbero non essere utili.