Tutti impazziscono una volta ogni tanto, e tutti, dai bambini più piccoli ai più grandi, sanno cosa significa. Questo fatto non sembrerebbe così strano se non che l’espressione è praticamente un neonato nel meraviglioso mondo delle espressioni idiomatiche. Molte espressioni sono così antiche che i linguisti non possono dire con certezza nemmeno in quale secolo siano state coniate, ma una manciata di altre, tra cui “going bananas”, hanno lasciato una scia di briciole direttamente alla fonte. Andare alle banane saltando su e giù, urlando o diventando altrimenti sovreccitati non ha fatto ufficialmente la scena fino al 1968.
La lingua è in continua evoluzione, sia in termini di grammatica che di utilizzo delle parole. Gli idiomi, altrimenti noti come espressioni o frasi, sono particolarmente malleabili, forse perché, per loro stessa natura, appartengono alla tradizione popolare e sono quindi al di fuori della portata degli accademici se non come oggetti di studio. Non c’è niente di sorprendente che un nuovo idioma entri nel flusso linguistico. Ciò che è sufficiente per far impazzire un linguista, tuttavia, è quando uno nuovo rimane abbastanza a lungo da avere importanza.
I cambiamenti culturali potrebbero non essere sempre riconducibili agli studenti universitari, ma non c’è dubbio che siano una sorta di canarino nel pozzo minerario. Gli studenti universitari sono spesso i primi a raccogliere e diffondere un cambiamento linguistico perché è, in una parola, alla moda, caldo o fresco. Gli studenti fanno di tutto per scavare nelle conversazioni che si svolgono per strada e si gloriano di ciò che scoprono.
L’espressione “go bananas” è una di queste scoperte, ma questa volta è probabile che gli studenti stessero facendo riferimento alle proprie storie. Gli anni Sessanta e Settanta furono un periodo di sperimentazione. I bambini hanno spinto ogni busta che potevano trovare dall’amore convenzionale alla religione e dalla religione all’etica. Ogni aspettativa ereditata da una generazione precedente diventava una domanda, e bastava per farli impazzire.
Potrebbe essere stato perché, in certi ambienti, le fumavano, cioè le bucce di banana. O forse non lo erano davvero e dicevano solo che lo erano. Alla fine della giornata, equivaleva alla stessa cosa. La voce si sparse, e andare alle banane era dove era.
Si diceva che tostare e fumare una buccia di banana fosse un viaggio economico come quello offerto dai funghi magici. Questo alla fine si è rivelato falso, con grande delusione dei fruttivendoli di tutto il mondo che speravano che i loro pensionamenti fossero garantiti. Comunque sia, la voce almeno ha dato un contributo linguistico che continua fino ad oggi.