Il termine sub rosa è latino per “sotto la rosa”, il termine ha una connotazione di segretezza e riservatezza. Qualcosa che si dice sub rosa non dovrebbe essere ripetuto o ampiamente diffuso, e potrebbe essere considerato “off the record”. Il legame tra l’essere sotto la rosa e la riservatezza risale ai tempi antichi.
In Egitto, le rose erano collegate al dio Horus, che era associato al silenzio dai greci e dai romani a causa di una sfortunata traduzione errata di una rappresentazione geroglifica di Horus. Di conseguenza, i greci e i romani iniziarono a usare la rosa come simbolo del silenzio, con riunioni segrete che si tenevano letteralmente sotto una rosa per ricordare alle persone presenti che dovevano rimanere in silenzio sugli eventi dell’incontro.
I romani dipingevano anche rose sui tetti delle loro sale per banchetti, per ricordare agli ospiti che dovevano rimanere in silenzio sugli eventi dei banchetti e che i commenti detti “sub vino”, sotto l’influenza del vino, non dovevano essere ripetuti. La diffusione di informazioni dette durante un evento o una conversazione sub rosa sarebbe stata vista come una mossa estremamente poco saggia politicamente e socialmente, se il pettegolo fosse stato catturato.
La tradizione di raffigurare rose su spazi destinati alla privacy e al silenzio resiste. Molti confessionali, ad esempio, hanno motivi di rose per ricordare a quelli nel confessionale che la conversazione è sub rosa, e motivi di rose possono essere visti anche in alcune stanze private nelle sale del parlamento.
In epoca medievale, il concetto di incontro o conversazione sub rosa perdurava e le rose venivano appese nelle stanze private e nelle sale di riunione per ricordare ai presenti che la privacy era essenziale. In genere, il fatto che la conversazione fosse sub rosa non sarebbe stato esplicitato, poiché ci si aspettava che le persone sapessero che sedersi sotto una rosa rappresentava un obbligo contrattuale di silenzio.
Nei tempi moderni, le persone possono specificare che una conversazione è “sub rosa” per assicurarsi che le persone coinvolte capiscano che è destinata a essere privata, e il termine è anche usato come eufemismo per operazioni segrete.