Cosa significa “tutto è bene quel che finisce bene”?

L’espressione idiomatica “tutto è bene quel che finisce bene” viene solitamente utilizzata quando un insieme di circostanze particolarmente confuso porta a una conclusione desiderata. Il detto significa che, nonostante le situazioni, i problemi o il caos che possono essere seguiti nel tentativo di raggiungere la conclusione desiderata, va bene finché il risultato finale è positivo. La frase può anche significare che, anche se una serie di circostanze non è iniziata in modo positivo, la situazione si è risolta in modo accettabile. La frase a volte può essere analoga all’idioma “i fini giustificano i mezzi”.

Altre interpretazioni simili, sebbene leggermente diverse, della frase possono includere l’uso dell’idioma per esprimere sentimenti che le difficoltà di raggiungere un obiettivo non sono così importanti una volta che l’obiettivo è stato raggiunto. Potrebbe anche essere usato per esprimere il sentimento che, una volta terminato un compito o un viaggio, le situazioni subite per arrivare alla fine sembrano accettabili, anche se le situazioni potrebbero non essere sembrate accettabili in quel momento. La frase “tutto è bene quel che finisce bene” non viene generalmente utilizzata fino a quando il viaggio, l’attività o l’obiettivo non sono stati completati. Ci sono casi occasionali in cui la frase viene usata nel mezzo di una calamità per esprimere ottimismo sul fatto che la situazione attuale non avrà importanza finché il finale è positivo.

“Tutto è bene quel che finisce bene” è un idioma britannico e molto probabilmente è stato reso popolare dall’opera di Shakespeare che ha preso l’idioma come titolo. L’opera, che si ritiene sia stata scritta intorno al 1604, racconta la storia di Elena, che sopporta molte difficoltà e circostanze, e usa trucchi e inganni per convincere il suo vero amore a riconoscerla come sua moglie. I versi di Helena includono la frase “tutto è bene quel che finisce bene”.

L’idioma era probabilmente già nell’uso comune tra i britannici prima dell’introduzione dell’opera di Shakespeare, sebbene spesso a Shakespeare, erroneamente, venga attribuito il merito di aver coniato la frase. Un proverbio finlandese che probabilmente è entrato in uso nello stesso periodo è tradotto in inglese come “l’inizio è sempre difficile, alla fine sta il ringraziamento”. L’idioma “tutto è bene quel che finisce bene” è stato incluso in una raccolta di proverbi inglesi compilata da John Heywood nel 1546. Heywood ha lavorato per Enrico VIII come cantante e drammaturgo, e la sua raccolta di proverbi include molti detti che continuano ad essere usati nel lingua inglese oggi.