Cosa sono i nanobi?

I nanobi sono bizzarre strutture filamentose che si trovano in alcune rocce. Hanno dimensioni variabili da 20 nanometri a circa 50 nm, circa 10 volte più piccole dei batteri più piccoli conosciuti. Sono di dimensioni simili ad alcuni dei virus più piccoli conosciuti, come il Parvovirus, di soli 25 nm di diametro e con un genoma lungo solo 5,000 paia di basi.

Alcuni teorizzano che i nanobi siano organismi viventi che si auto-replicano e addirittura assistono nella calcificazione dei denti, ma la giuria è ancora fuori su questa ipotesi. I nanobi non devono essere confusi con i nanobatteri, un altro tipo di possibile classe di vita super piccola e controversa. La differenza è che si dice che i nanobatteri abbiano pareti cellulari, mentre i nanobi sono strutture filamentose senza pareti. Se si confermasse che i nanobi possiedono materiale genetico, come ha affermato un ricercatore, potrebbero essere la classe di vita più piccola e semplice mai scoperta, e forse anche tra i primi organismi sulla Terra.

Molti scienziati sono scettici sul fatto che i nanobi vivano perché le stime della dimensione minima possibile per un organismo variano intorno ai 200 nm. I plasmidi e il DNA richiedono strutture di almeno queste dimensioni per svolgere le funzioni comuni a tutta la vita come la conosciamo. Pertanto, se i nanobi sono vivi, possono riprodursi utilizzando una forma finora sconosciuta di autocopiatura. L’imaging con un microscopio elettronico ha scoperto che hanno morfologie in qualche modo simili ai funghi. Le loro dimensioni estremamente ridotte li rendono resistenti a test e analisi.

I nanobi sono talvolta paragonati ai prioni, una piccola forma di vita a base di proteine ​​responsabile di malattie come l’encefalia spongiforme bovina (BSE), considerata controversa quando fu proposta per la prima volta nel 1982.
È stato affermato che i nanobi potrebbero essere stati trovati sul meteorite marziano ALH84001, insieme ai nanobatteri, ma sfortunatamente per gli appassionati di nanobi, questa è una prova contro il loro stato vitale, non a favore. Ci sono molte strutture minerali che possono assomigliare superficialmente a forme di vita, ma queste sono costruite dall’autoassemblaggio di strutture molecolari, non dall’evoluzione e dalla selezione naturale. Se i nanobi fossero vivi, è probabile che osserveremmo maggiori variazioni sia nella loro struttura che nella frequenza con cui si trovano nel campione.