Il debug si riferisce a un processo nello sviluppo del software in cui gli analisti del programma setacciano il codice del computer alla ricerca di “bug”, ovvero la fonte di errori, falle o falle di sicurezza nelle istruzioni interne del programma. Lo sviluppo dell’hardware passa anche attraverso il debug per garantire la compatibilità con gli attuali standard hardware e l’interoperabilità tra i componenti che aderiscono agli stessi protocolli. Inoltre, il debug garantisce che l’hardware e il software siano compatibili con le versioni precedenti o coesisteranno con standard preesistenti che potrebbero essere ancora in uso.
Il debug del software avviene in due fasi. La prima fase è nota come “test alfa” e viene eseguita internamente prima che il software venga reso pubblico. La seconda fase viene eseguita attraverso un processo pubblico noto come “beta testing”. I beta tester sono appassionati di computer volontari che utilizzano il software beta a proprio rischio con l’accordo che errori o problemi verranno segnalati agli sviluppatori.
Poiché i bug devono essere isolati e identificati prima di poter essere corretti, il primo passo è testare il software in varie condizioni. Quando un bug si rivela, il debugger prende nota delle condizioni esatte in cui è apparso il bug, inclusa la funzione in esecuzione corrente, il tipo e la versione del sistema operativo e altri componenti software o hardware che potrebbero essere rilevanti. I beta tester pubblici inviano report dettagliati online che elencano i dettagli pertinenti di conseguenza, in genere compilando un modulo pre-progettato.
Una volta completate entrambe le fasi di debug, il programma software è pronto per un rilascio generale come versione stabile. Tuttavia, il debug continua come protocollo di manutenzione per la vita del prodotto, intensificandosi con importanti aggiornamenti.
L’hardware viene sottoposto a debug prima che raggiunga il mercato e non viene sottoposto a beta test nel mondo reale di per sé, poiché sarebbe troppo costoso e problematico per una serie di ragioni abbastanza ovvie. Al contrario, la maggior parte dei produttori di hardware fornisce un’interfaccia online in cui gli utenti possono ottenere supporto tecnico o segnalare problemi con l’hardware. In molti casi questi problemi si rivelano errori dell’utente, ma il processo serve anche a rivelare bug che non sono stati rilevati nella fase di debug iniziale. I debugger possono tornare alle istruzioni codificate nei chip di controllo e apportare modifiche per eliminare i bug dall’hardware. Il produttore può quindi fornire un aggiornamento del firmware che gli utenti possono scaricare online per aggiornare il proprio hardware.
Mentre il debug interno può certamente eliminare software e hardware da molti bug, nulla sostituisce i test del mondo reale. È praticamente impossibile per un autore o un produttore replicare ogni condizione e sistema immaginabile in base al quale verrà utilizzato l’hardware o il software. Molti utenti esperti di PC IBM aspettano un periodo di 12-36 mesi prima di migrare a un nuovo sistema operativo per questo motivo, ad esempio effettuando il passaggio da Windows™ XP™ a Windows Vista™. Ciò dà alla comunità il tempo di identificare eventuali problemi di sicurezza, bug o altri problemi iniziali che potrebbero richiedere il debug e l’applicazione di patch.