Cos’è il Lorelei?

Il Lorelei è sia una roccia sul fiume Reno, situata tra la Svizzera e il Mare del Nord, sia una leggendaria creatura simile a una sirena che vive sulla roccia e attira i marinai fino alla morte. Il Lorelei è stato teatro di molti incidenti, poiché segna il punto più stretto del fiume, difficile e insidioso da navigare a causa della forte corrente e del letto del fiume poco profondo. Questi incidenti sono senza dubbio l’ispirazione per la leggenda di una fanciulla il cui canto e il cui aspetto distraggono i marinai dal loro corso.

L’origine del nome Lorelei è fonte di alcune controversie. Deriva dal tedesco antico lureln e ley, che significa “roccia mormorante”, o luren e ley, che significa “roccia in agguato”. La prima etimologia fa riferimento ad un mormorio che si può udire nei pressi del Lorelei per effetto delle forti correnti, di una cascata, e dell’effetto echeggiante della parete rocciosa. Questo suono, sebbene oggi difficile da sentire a causa dell’urbanizzazione, potrebbe anche aver dato origine a racconti di una fanciulla che cantava sulla roccia.

La fanciulla conosciuta come Lorelei ha la sua origine nel folklore tedesco, dove è spesso raffigurata come una Nixe, una creatura dalla coda di pesce simile all’idea greca della sirena. La leggenda narra che Lorelei fosse una volta una fanciulla umana che sedeva sulla roccia in attesa del ritorno del suo amante. Quando non si presentò mai, si gettò nel fiume disperata. Da allora, la Lorelei è rimasta seduta sulla roccia pettinandosi i capelli e cantando lamentosamente, costringendo i marinai a far naufragare i loro vascelli sugli scogli per vendicare il tradimento del suo amante.

Forse il resoconto più famoso della mitica Lorelei appare nel poema di Heinrich Heine del XIX secolo Die Lorelei. Uno dei brani più amati della poesia tedesca, è stato messo in musica circa 19 volte diverse. Le versioni più antiche del racconto, apparse per la prima volta in letteratura intorno al XIII secolo, raccontano di un mitico tesoro sepolto nella roccia e custodito dalla regina degli elfi Holda, che poteva far impazzire gli uomini con il suo sguardo o il suo canto.