Il sistema nervoso enterico ? una rete di neuroni, che sono cellule nervose; messaggeri chimici chiamati neurotrasmettitori; e proteine ??speciali situate in tutto il sistema gastrointestinale. A volte ? indicato come il sistema nervoso dell’intestino, o il “cervello” o la “mente” dell’intestino, ma poich? in realt? va dall’inizio alla fine del sistema gastrointestinale, non ? realmente confinato all’intestino la zona. I neuroni e i neurotrasmettitori da cui sono influenzati i neuroni si trovano non solo nel cervello, che appartiene al sistema nervoso centrale, ma anche nel rivestimento dell’esofago, dello stomaco, dell’intestino tenue e dell’intestino crasso. Le osservazioni sugli effetti dei trattamenti e dei farmaci sul sistema gastrointestinale hanno spinto alcuni neurologi e altri operatori sanitari a pensare al sistema nervoso enterico come un secondo “cervello” che effettivamente comunica con e colpisce il cervello primario.
Durante lo sviluppo embrionale, il sistema nervoso enterico si forma dallo stesso pezzo di tessuto da cui si forma il sistema nervoso centrale. Quel tessuto ? chiamato la cresta neurale. Il fatto che questi due sistemi condividano la stessa origine rende meno sorprendente scoprire che contengono alcuni dello stesso tipo di cellule, neurotrasmettitori, proteine ??del cervello – e che uno influisce sull’altro. Ad esempio, alcune sostanze che influenzano il cervello o lo stato mentale di una persona influenzano anche il sistema nervoso enterico. Farmaci come gli antidepressivi esercitano un’influenza sul neurotrasmettitore chiamato serotonina che si trova nel sistema nervoso centrale e in quello enterico.
Sebbene un antidepressivo agisca sull’aspetto psichico della persona, pu? anche funzionare nel sistema gastrointestinale, causando disturbi come la diarrea o la nausea. L’eroina e la morfina figurano tra i farmaci che possono interferire in modo significativo con la normale digestione. ? evidente che ci? che avviene nel sistema nervoso centrale ? in qualche modo rispecchiato nel sistema nervoso enterico, inducendo alcuni neurologi a sospettare che la tossicodipendenza possa essere una questione di dipendenza in entrambi i sistemi. Questa connessione si realizza facilmente quando si parla del sistema nervoso enterico in senso figurato.
Quando un individuo si trova di fronte a una situazione spaventosa e pericolosa, il cervello del sistema nervoso centrale risponde rilasciando ormoni per aiutare la persona a reagire all’improvviso stress. Questo ? il modo in cui viene presa la decisione di “combattere o fuggire” ed ? la prova che anche quando non sono coinvolti farmaci, lo stato mentale della persona influisce sul sistema nervoso enterico. I nervi sensoriali situati nello stomaco sono influenzati dal rilascio di ormoni dello stress, motivo per cui in tali momenti possono essere prodotte “farfalle” nello stomaco.