Il terrorismo psicologico è tipicamente una forma di terrorismo che prende di mira principalmente il benessere psicologico e lo stato d’animo delle persone, con l’intento di avere un impatto negativo su queste persone. Questo può assumere una serie di forme diverse e può essere abbastanza benigno e facilmente ignorato o più grave e influenzare negativamente numerosi altri problemi o disturbi psicologici. Come forma di terrorismo, può essere usato direttamente e intenzionalmente o può essere un effetto collaterale di altre azioni che non cercano di infliggere terrore alle persone, ma che alla fine sono in grado di farlo.
Il terrorismo è generalmente considerato come qualsiasi tipo di azione o sforzo compiuto con lo scopo espresso o indiretto di causare paura e terrore in altre persone a seguito di tali azioni. Ci sono un certo numero di diverse forme di terrorismo, e il risultato finale di tutte queste forme è solitamente l’inflizione di una coercizione sufficiente a un bersaglio da lasciare una paura duratura o ricordi spaventosi. Il terrorismo fisico, ad esempio, costituirebbe un tipo di attacco che potrebbe danneggiare una persona o una popolazione in modo molto chiaro, ma continuerebbe a permanere come fonte di paura o terrore per le persone colpite o testimoni dell’aggressione.
Il terrorismo psicologico è una forma di attacco che può non lasciare segni fisici o impatto su una persona o un gruppo di persone, ma alla fine lascia lesioni psicologiche o traumi che hanno un impatto duraturo. Questo termine può essere applicato a una serie di cose diverse, dalla guerra psicologica, alla tortura e persino alla trasmissione di notizie incentrate sulla paura. La guerra psicologica può essere una forma di terrorismo poiché può lasciare paura residua o impulsi di panico in un bersaglio. Se qualcuno è bombardato da musica incessante ad alto volume per lunghi periodi di tempo, quella musica potrebbe in seguito innescare una risposta di paura in quella persona.
Questo processo ha poi creato nel soggetto risposte terroristiche durature, e può quindi essere considerato una forma di terrorismo psicologico. Anche azioni violente come la tortura possono essere considerate forme di terrorismo psicologico. Ad esempio, la ricerca ha dimostrato che il “waterboarding” spesso lascia un soggetto con una paura innata della sensazione dell’acqua che scorre. Questo può portare ad attacchi di panico innescati da cose innocue come la pioggia o persino lavarsi sotto la doccia.
La trasmissione di notizie che si concentra principalmente su “tattiche intimidatorie” e la paura di ciò che potrebbe accadere se lo spettacolo non viene visto può anche essere vista come una forma di terrorismo psicologico. Le persone che guardano costantemente programmi che mettono in evidenza nient’altro che aspetti negativi della società, come virus, guerre e crimini violenti, possono trovarsi più inclini a concentrarsi su tali cose e vivere nella paura costante. Sebbene ciò non sia garantito, dovrebbe comunque essere considerato dai professionisti dell’informazione che cercano di garantire una condotta professionale e messaggi utili per i telespettatori.