Cos’è la criptosporidiosi?

La criptosporidiosi, o cripto, è una malattia causata da un’infezione parassitaria da parte del protozoo Cryptosporidium. Il parassita infetta il tessuto epiteliale, o rivestimento, dell’intestino tenue, provocando solitamente diarrea. La criptosporidiosi si diffonde attraverso il contatto oro-fecale, spesso attraverso l’approvvigionamento idrico. L’infezione in genere non è grave, ma può essere mortale per le persone con un sistema immunitario compromesso, come quelli con sindrome da immunodeficienza acquisita (HIV/AIDS). La criptosporidiosi viene trattata affrontando i suoi sintomi, attraverso la gestione del dolore, la reidratazione e l’equilibrio elettrolitico.

Il parassita Cryptosporidium è strettamente correlato ai parassiti che causano la malaria e la toxoplasmosi. Esistono molte specie di Cryptosporidium che possono infettare l’uomo, tra cui C. canis, C. felis, C. hominis, C. meleagridis, C. muris e C. parvum. L’infezione parassitaria è trasmessa da cisti microbiche, una fase dormiente nel ciclo di vita del parassita. Una volta all’interno dell’intestino dell’ospite, il parassita escista ed entra in uno stadio attivo.

La criptosporidiosi viene trasmessa più spesso attraverso l’approvvigionamento idrico, ma anche il cibo e la terra possono essere contaminati. Tutto ciò che è stato contaminato con le feci di un essere umano o animale infetto e consumato da un altro può diffondere il parassita, così come il contatto diretto con le feci di una persona o di un animale infetto, ad esempio quando si cambia un pannolino o si pulisce dopo la pulizia domestica animali. Il cibo poco cotto e l’acqua non sufficientemente disinfettata, utilizzata sia per bere che per le piscine, rappresentano un rischio. Il Cryptosporidium è resistente al cloro e ad altri disinfettanti e quindi può rimanere nell’acqua anche dopo il trattamento chimico. L’ebollizione è il metodo più affidabile per assicurarsi che l’acqua sia potabile.

Solo due microrganismi Cryptosporidium possono essere responsabili dell’infezione parassitaria in un individuo. I primi sintomi compaiono circa una settimana dopo l’infezione e possono includere diarrea acquosa, crampi addominali, febbre, nausea, vomito, disidratazione e perdita di peso. In individui altrimenti sani, la criptosporidiosi può durare da pochi giorni a un mese. Alcune infezioni sono asintomatiche e i sintomi variano in gravità tra le persone infette. Anche quando non ci sono sintomi, o dopo che i sintomi si sono attenuati, gli individui infetti possono ancora diffondere la malattia ad altri.

Nelle persone con un sistema immunitario compromesso, così come nei giovanissimi e nei molto anziani, la criptosporidiosi può essere una malattia molto grave. In alcuni casi, Cryptosporidium può causare un’infezione permanente. Non esiste una cura per la malattia se non si risolve da sola, ma può essere gestita attraverso la dieta e la sostituzione di liquidi. La reidratazione orale è generalmente sufficiente, ma per alcuni pazienti è necessaria l’idratazione per via endovenosa. Le terapie di potenziamento immunitario come i probiotici orali, che promuovono la crescita di batteri sani, a volte sono utili per risolvere la criptosporidiosi.