Cos’è la Danza dei Sette Veli?

Nella cultura popolare, si crede che “la danza dei sette veli” sia la danza che Salome eseguì per il suo patrigno, Erode, come descritto nella Bibbia in Matteo 14:6-11 e Marco 6:21-28. Nella Bibbia, la danza non è nominata, e questo nome è apparso per la prima volta in stampa nelle note di scena della commedia di Oscar Wilde del 1891 Salome. Non è una danza tradizionale mediorientale, ma più probabilmente un’invenzione occidentale intrisa di malintesi orientalisti, sebbene alcuni credano che abbia associazioni con antiche religioni orientali. Nel mondo occidentale moderno, la danza è spesso associata allo spogliarello, anche se alcune danzatrici del ventre eseguono interpretazioni più artistiche.

La danza dei sette veli è apparsa come tema nell’arte e nella letteratura sin dalla prima apparizione dell’opera teatrale di Oscar Wilde. È il culmine dell’opera Salome di Richard Strauss, basata sull’opera di Wilde. Le donne che interpretano Salomè nel corso degli anni hanno eseguito versioni memorabili e spesso scandalose della danza. La ballerina inizia la danza indossando sette veli e li rimuove uno ad uno mentre balla, spesso, ma non sempre, terminando la danza nuda o quasi.

Alcuni hanno affermato che la danza dei sette veli ha le sue radici in un antico mito sulla dea sumera Inanna o sulla dea babilonese Ishtar. In questo mito, la dea discende negli inferi e durante il suo viaggio deve attraversare sette porte, a ciascuna delle quali deve consegnare un gioiello o un simbolo della sua regalità. Il numero sette era significativo per gli antichi, in quanto è il numero di corpi celesti visibili ad occhio nudo senza telescopio: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Saturno e Giove. Pertanto, ci sono sette dei principali in molte religioni antiche e il numero sette appare in molti miti e sistemi di classificazione.

I mistici moderni vedono la danza e la storia della discesa di Inanna come una metafora dell’illuminazione, che getta “veli” di illusione sulla via della spiritualità più profonda dell’autorealizzazione. L’idea dei “sette veli dell’esperienza mistica” in realtà precede l’opera di Wilde. Questi “sette veli” sono, nell’ordine, Sogni, Ragione, Passione, Beatitudine, Coraggio, Compassione e Conoscenza.

Nel suo romanzo Gambe magre e tutti, Tom Robbins offre un’interpretazione simile ma aggiornata della danza dei sette veli. Con ogni velo che il danzatore rimuove, una diversa illusione mondana viene sfidata e infranta. In modo memorabile, la ballerina nel romanzo di Robbin rimuove per prima il velo che le copre l’inguine e salva per ultimo quello che le copre il viso e la testa, suggerendo che la danza non riguarda la titillazione, ma l’eliminazione dei propri problemi mondani.