La tribù Ute è un gruppo di indiani nativi americani che originariamente vivevano in porzioni di quelli che oggi sono gli stati statunitensi del New Mexico, del Colorado e dello Utah. Gli Ute originariamente erano composti da sette gruppi: Mouache, Capote, Weeminuche, Tabeguache, Grand River Utes, Yamparicas e Uintah Utes. I gruppi Mouache e Capote comprendono la moderna tribù Ute. Alla fine del 1800, dopo una serie di guerre con i coloni mormoni nell’area, la tribù fu costretta dal governo degli Stati Uniti a lasciare le loro terre ancestrali e trasferirsi in una riserva nello Utah.
Questi indiani nativi americani erano una banda di nomadi che abitavano nella foresta. Dal momento che si trasferivano costantemente, la tribù non coltivava, ma piuttosto viveva di tutto ciò che era a loro disposizione in quel momento. Gli uomini Ute cacciavano bufali, alci e cervi, mentre le donne raccoglievano noci, frutta e insetti per il cibo. Durante i viaggi, la tribù usava slitte trainate da cani per trasportare i propri averi e case mobili.
All’inizio del 1600 arrivarono esploratori spagnoli, portando con sé cavalli, che gli indiani chiamavano “cani magici”. L’acquisizione di cavalli fece sì che gli Ute potessero viaggiare più lontano e più velocemente di prima. Gli indiani divennero anche cacciatori più prolifici, con conseguente quasi estinzione del bufalo in quella regione. Gli spagnoli insegnarono agli indigeni ad allevare bestiame e a rendere schiavi anche i nemici conquistati.
Nel 1800, i coloni mormoni arrivarono nel territorio di Ute e iniziarono immediatamente i conflitti con la tribù. I coloni preferivano fondare comunità e coltivare la terra circostante, mentre gli indiani si erano sempre spostati da un luogo all’altro e utilizzavano le risorse disponibili. I mormoni volevano anche chiamare il territorio Deseret piuttosto che Utah. L’unica cosa che i due avevano in comune era la pratica della poligamia.
Quando il numero degli insediamenti mormoni iniziò ad aumentare, le terre di caccia e di pascolo della tribù degli Ute iniziarono a diminuire. Gli indiani alla fine si trovarono senza cibo o vestiti sufficienti e iniziarono a razziare gli insediamenti nel tentativo di preservare la propria vita. Queste incursioni divennero note come la Guerra Blackhawk e la Guerra Walker. Nel 1861, su richiesta dei coloni mormoni, il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln emise un ordine esecutivo che stabiliva una riserva per la tribù Ute su 2 milioni di acri (8,094 chilometri quadrati) di terra nel bacino dell’Uintah nello Utah.
Oggi, la tribù Ute si trova su tre diverse riserve. La Riserva Uintah-Ouray, la seconda più grande riserva indiana degli Stati Uniti, si trova nello Utah nord-orientale e ospita 3,500 membri. La riserva di Ute Mountain si trova in alcune parti dello Utah, del Colorado e del New Mexico e ospita 2,000 membri. La Southern Ute Reservation si trova in Colorado, con 1,500 membri.
Nel tentativo di preservare la loro eredità, gli indiani tengono due festival annuali. Uno, che si tiene in primavera, è chiamato “Beardance” perché i loro antenati credevano che la tribù Ute fosse un parente stretto dell’orso. L’altro, che si tiene in estate, è noto come “Sundance” poiché il nome della tribù significa letteralmente “terra del sole”.
La tribù Ute ha anche un proprio governo, che sovrintende a oltre un milione di acri di terra. Gli Ute allevano bestiame, gestiscono casinò ed estraggono petrolio e gas naturale. La tribù rivendica beni per quasi $ 3 miliardi di dollari USA.