La videonistagmografia è una raccolta di procedure di test che utilizzano la misurazione dei movimenti oculari involontari per diagnosticare determinati disturbi dell’equilibrio o vertigini. Il test utilizza uno speciale set di occhiali che misura i movimenti oculari di un paziente quando vengono applicati determinati stimoli, come un cambio di posizione della testa o la circolazione di fluido attraverso un tubo inserito nel condotto uditivo. Una volta completata la serie di test che utilizzano gli occhiali, un medico può determinare se la causa del disturbo è l’orecchio interno o qualche altro problema fisiologico, come un disturbo cerebrale o la pressione bassa.
L’uso degli occhiali in videonistagmografia ha portato alla sua diffusa preferenza rispetto all’elettronistagmografia. Sebbene entrambi i test raggiungano approssimativamente la stessa fine, l’elettronistagmografia richiede l’inserimento di un numero di elettrodi nei muscoli che circondano gli occhi per misurare il loro movimento. La videonistagmografia, invece, utilizza uno speciale set di occhiali, che contiene una serie di telecamere a infrarossi che misurano gli stessi movimenti con un grado di precisione maggiore. A causa della natura non invasiva degli occhiali, i pazienti si sentono più a loro agio durante il test e hanno meno probabilità di compiere movimenti oculari involontari in risposta al disagio causato dagli elettrodi. La combinazione di una maggiore precisione e di un minor numero di falsi movimenti oculari ha reso la videonistagmografia il test migliore e preferito.
Un test di videonistagmografia viene eseguito in quattro parti. La prima parte del test, la mobilità oculare, è progettata per misurare la capacità volontaria di un paziente di muovere gli occhi. Al paziente verrà chiesto di eseguire determinati movimenti oculari, come spostarli dolcemente e lentamente o saltare rapidamente da un punto all’altro. Al paziente verrà anche chiesto di seguire un bersaglio con gli occhi mentre si manovra secondo schemi specifici a velocità specifiche. Misurando i movimenti oculari in questo modo, i medici possono determinare se i nervi e il cervello funzionano correttamente.
Nel secondo test, nistagmo optocinetico, al paziente verrà chiesto di seguire con gli occhi una grande immagine in movimento. Sebbene simile al test di mobilità oculare, questo test è molto più raffinato. Il test optocinetico del nistagmo viene utilizzato per garantire il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale in relazione al movimento degli occhi.
Il terzo test che verrà eseguito durante una videonistagmografia è il test del nistagmo posizionale. Durante questo test, il medico o un tecnico sposterà la testa del paziente in diverse posizioni mentre misura il movimento involontario degli occhi con gli occhiali. Mentre la testa viene spostata, qualsiasi movimento anomalo del fluido nei canali semicircolari dell’orecchio interno, gli organi utilizzati per creare un senso di equilibrio negli esseri umani, farà sì che gli occhi tentino di riadattarsi automaticamente in modo anomalo. Se il test risulta positivo, dimostra che minuscoli cristalli nel fluido dei canali semicircolari stanno causando il problema dell’equilibrio o delle vertigini.
Il test calorico è la parte finale del test di videonistagmografia. Durante questo test, vengono inseriti piccoli tubi nei condotti uditivi destro e sinistro, uno alla volta. Attraverso i tubi viene fatto circolare fluido alternativamente caldo e freddo, che stimola l’orecchio interno. Misurando il movimento oculare automatico in risposta al fluido e a diverse temperature, questo test può garantire che gli occhi rispondano correttamente agli stimoli o rilevare se c’è un problema di interconnessione tra le orecchie e gli occhi, che si manifesterebbe come vertigini o l’incapacità di mantenere l’equilibrio.