Cos’è l’India?

L’idea che il corpo umano possa sopravvivere indefinitamente senza cibo si chiama inedia. I praticanti affermano che utilizzando vari metodi e tecniche, possono funzionare normalmente senza il nutrimento tradizionale. Un concetto correlato, il respirorismo, afferma che né cibo né acqua sono necessari per vivere e che l’energia spirituale è sufficiente per sostenere una persona. Alcuni respiriani affermano che la luce del sole e l’aria servono da nutrimento.

L’inedia è considerata diversa dalla dieta o dai disturbi alimentari che limitano fortemente le calorie per favorire la perdita di peso. Sebbene gli effetti possano essere considerati simili a quanto accade a chi soffre di anoressia nervosa, chi pratica l’inedia non la considera un disturbo e nemmeno una dieta, ma piuttosto una scelta di vita complessiva. Lo vedono come la libertà di non mangiare e la capacità di elaborare altre fonti di energia per mantenere il normale funzionamento del loro corpo. La capacità di limitare l’assunzione di cibo è in realtà considerata un effetto collaterale del vivere una vita spirituale piuttosto che un percorso verso la spiritualità.

La pratica dell’inedia ha radici religiose, in particolare nel cattolicesimo romano e nell’induismo. Nella fede cattolica, si sapeva che diversi santi e Gesù stesso vivevano per lunghi periodi di tempo senza sostentamento. La storia indù cita anche alcuni esempi di persone religiose che vivevano come respiriani. Diverse altre religioni si riferiscono anche al digiuno in termini di uso come pratica religiosa devozionale e per l’auto-purificazione. Inedia porta l’idea del digiuno al livello successivo, con praticanti in grado di dimostrare l’estensione della loro spiritualità vivendo solo di spiritualità.

Nei tempi moderni, ci sono stati diversi esempi ben pubblicizzati di persone che hanno affermato di praticare l’inedia. Forse la più nota è una donna australiana di nome Ellen Greve, chiamata anche Jasmuheen. La sua capacità di resistere a tempo indeterminato senza cibo né acqua è stata effettivamente messa alla prova per un programma televisivo australiano. L’esperimento è stato interrotto, tuttavia, quando ha mostrato segni di estrema disidratazione e i medici hanno temuto per la sua sicurezza.

Scientificamente, ci sono poche prove che inedia sia una scelta di vita sostenibile. Il corpo umano ha bisogno di cibo e acqua per sopravvivere; senza di essa si rischia la fame e la disidratazione. Ci sono poche o nessuna prova che coloro che hanno o affermano di essere inediati in realtà vivono senza nutrimento, e in alcuni casi è stato dimostrato che le persone che hanno affermato di praticarlo consumano cibo e acqua. In altri, i praticanti sono morti per i loro sforzi.