Shakti è un concetto religioso indù che significa potere femminile. Sebbene sia considerato di natura femminile, di solito è riservato come termine usato per discutere il potere delle dee indù, piuttosto che delle femmine umane. Shakti è potere femminile divino o sacro. La setta dell’Induismo che si dedica alla dea è conosciuta come Shaktismo, e un membro di questa setta è chiamato shakta.
Lo shaktismo non è l’unica setta all’interno dell’induismo che riconosce il potere e l’importanza della dea. Anche altre sette come il Vaishnavismo e lo Shivaismo hanno un posto per la shakti. Tuttavia, in queste altre sette, è pensato come un potere complementare a quello del dio corrispondente. In altre parole, le dee sono le consorti degli dei, e quindi il loro potere è importante come complimento per il potere maschile, virya.
Per qualcuno che si dedica a Vishnu, o Shiva, shakti è abilità, forza vitale, potere creativo e procreativo. Virya, il potere del dio maschile, è autorità, energia che doma, dirige, costruisce e dà uno scopo alla shakti. Tuttavia, per una shakta, la shakti della dea può assumere un ruolo più importante al di fuori della sua associazione con la forza maschile. All’interno dello Shaktismo, è il vero potere dietro il dio maschile, un potere astratto e onnipervadente.
La differenza semantica qui è sottile. Forse il modo più semplice per distinguere lo Shaktismo è dire che si dedica soprattutto alla dea e alla sua shakti. Questo concetto è chiamato più appropriatamente Adi Shakti, o la shakti suprema. Non è solo il potere divino femminile, ma l’ultimo potere femminile dietro tutta la creazione.
Quando parliamo della dea e della sua shakti, ci sono alcune cose che richiedono un’elaborazione. In primo luogo, questa dea può essere generalmente considerata Maha Devi, o la grande dea. Shakti è, ovviamente, anche un potere posseduto e associato alle molte manifestazioni di Maha Devi, come Durga, Kali, Parvati, Saraswati, Lakshmi e così via.
Il concetto dovrebbe essere inteso come parte di un triplice potere, la triplice natura della dea. Shakti, ancora, è potere divino ed energia creativa. Funziona in tandem con maya e prakrti. Maya è l’illusione, il potere illusorio della dea. La teologia Shakta vede questo come un potere illusorio positivo e creativamente potente, piuttosto che un potere astuto e ingannevole. Prakrti è la natura, o la manifestazione materiale di maya e shakti. Prakrti è sia il corpo della dea, sia tutte le altre forme materiali, poiché queste fanno parte del suo corpo.
Oltre ai concetti di shakti, maya e prakrti, entra in gioco un quarto concetto in termini di natura e funzione di una dea. Questo quarto concetto è líla, o gioco divino. Lo scopo di líla è portare piacere attraverso il gioco. I quattro aspetti della dea lavorano insieme nel modo seguente: La dea crea (shakti) tutte le forme materiali (prakrti come la dea stessa) con l’illusione che queste forme abbiano un’esistenza separata da lei (maya) per il suo scopo proprio divino piacere (líla).