Un ascesso subfrenico ? un accumulo di pus e altri fluidi corporei in un’area dell’addome chiamata spazio subfrenico, posizionato tra il diaframma e il colon. Questa condizione medica ? pi? comunemente il risultato di una procedura chirurgica nell’addome o di un’ulcera perforata o di un’infezione. Viene trattato con un intervento chirurgico per drenare il fluido e antibiotici per affrontare l’infezione. I pazienti con questa condizione sono pi? comunemente anziani, sebbene un ascesso subfrenico possa verificarsi in pazienti di qualsiasi et?.
Questa condizione si verifica quando il materiale infettivo viene rilasciato nello spazio subfrenico, dove pu? fluttuare liberamente e viaggiare mentre il contenuto dell’addome si muove. Dopo procedure chirurgiche esplorative o terapeutiche, ? possibile che un’infezione si sviluppi e si trasformi in un ascesso subfrenico. Questi ascessi possono verificarsi anche quando un paziente con una cistifellea o un’appendice gravemente infiammata subisce una rottura, quando si rompe un’anastomosi nell’intestino o quando un’ulcera nello stomaco perfora fino all’addome.
I pazienti possono sviluppare sintomi come tenerezza e pressione nell’addome, febbre, irrequietezza, nausea, affaticamento e una sensazione di malessere generale. L’ascesso subfrenico sar? chiaramente visibile negli studi di imaging medico come gli ultrasuoni e i raggi X, e l’addome potrebbe anche sentirsi tenero al tatto. Se il paziente ? instabile, possono essere prescritti farmaci per renderlo abbastanza sano per l’intervento chirurgico. Una volta che il paziente ? stabile, un chirurgo apre il sito dell’ascesso, drena il materiale, lo irriga e impianta un tubo.
Il tubo consentir? al pus aggiuntivo e ad altri materiali di drenare mentre l’ascesso subfrenico guarisce. Durante l’intervento, il chirurgo affronter? anche la causa dell’ascesso, eseguendo una riparazione o una rimozione secondo necessit? per fermare l’accumulo di materiale infetto. Quando il paziente si sveglia, verranno somministrati antibiotici per affrontare l’infezione e l’uscita del tubo sar? monitorata mentre il materiale drena. Man mano che il paziente guarisce, il tubo verr? gradualmente accorciato, fino a quando non potr? essere rimosso del tutto.
L’ascesso subfrenico ? uno dei possibili rischi della chirurgia addominale ed ? una potenziale complicazione di infiammazione, infezione e ulcerazione non trattata nell’addome. Ai pazienti a rischio di questa condizione pu? essere consigliato di monitorare attentamente la propria salute per eventuali segni di complicanze emergenti. Ci? consentir? di affrontare problemi come un ascesso subfrenico il pi? rapidamente possibile, idealmente prima che la salute del paziente sia stata definitivamente compromessa.