Un foroptor è uno strumento utilizzato dai professionisti della cura degli occhi per misurare l’errore di rifrazione di un paziente al fine di determinare una prescrizione di occhiali. I foroptori possono essere utilizzati anche per effettuare altre misurazioni, come la foria, o posizione di riposo naturale dell’occhio, e l’ampiezza dell’accomodamento (AA), la capacità dell’occhio di mettere a fuoco a distanza ravvicinata. Un oculista utilizza un foroptor per misurare l’errore di rifrazione di un paziente consentendo al paziente di visualizzare un grafico oculare attraverso il foroptor, regolando le impostazioni del foroptor e chiedendo al paziente quali impostazioni forniscono la migliore visione.
L’errore di rifrazione è un errore commesso dagli occhi nel mettere a fuoco la luce. Un foroptor è dotato di una serie di lenti che rifrangono la luce e focalizzano le immagini sulla retina del paziente. Quando le lenti vengono regolate, è possibile determinare il grado di correzione necessario per affrontare l’errore di rifrazione del paziente. Il potere ottico delle lenti nel forottero, ovvero il grado di convergenza della luce, viene misurato con incrementi molto piccoli, 0.25 diottrie, al fine di determinare un’accurata prescrizione dell’occhiale.
Ci sono tre misurazioni per occhio che entrano in una prescrizione di occhiali: potere sferico, potere cilindrico e asse cilindrico. Tutti e tre possono essere misurati da un foroptore. Ogni occhio è diverso, anche in un singolo paziente, quindi è necessario effettuare misurazioni separate per ciascun occhio. Pertanto, una tipica prescrizione di occhiali è composta da sei diverse misurazioni.
Il potere sferico si riferisce alla capacità dell’occhio di focalizzare la luce sulla retina. Se il potere sferico è troppo alto per la lunghezza del bulbo oculare, il paziente sarà miope o miope. Se il potere sferico è troppo basso per la lunghezza del bulbo oculare, il paziente avrà ipermetropia o ipermetropia. La potenza e l’asse cilindrici vengono utilizzati per misurare l’astigmatismo, la visione sfocata dovuta all’incapacità dell’occhio di mettere a fuoco le immagini in modo nitido sulla retina.
Un foroptor può essere utilizzato anche per analizzare la visione binoculare, o il modo in cui i due occhi lavorano insieme per mettere a fuoco le immagini. I foroptori sono solitamente dotati di prismi per osservare e analizzare le forie e la visione binoculare. Un foroptor può misurare le vergenze verticali e orizzontali, il movimento simultaneo dei due occhi in direzioni opposte – l’uno verso l’altro o lontano l’uno dall’altro – per mettere a fuoco oggetti più vicini o più lontani. Pertanto, i foroptori possono essere utilizzati anche per trattare problemi ortottici o difetti del movimento oculare.