Cos’è WDM?

Il multiplexing a divisione di lunghezza d’onda o WDM è un processo di segnalazione che impiega l’uso della tecnologia laser come parte del protocollo di comunicazione. Gli elementi essenziali di questo processo includono la combinazione di diversi segnali che vengono trasportati lungo i raggi laser. Ciascuno dei segnali è impostato su lunghezze d’onda diverse e viene trasmesso utilizzando fibre ottiche. Filtri specializzati nel punto di ricezione aiutano a convertire i segnali di multiplexing guidati dal laser in una forma che può essere elaborata in un segnale funzionante.

Sebbene in qualche modo simile in natura ai processi di multiplexing a divisione di frequenza, il multiplexing a divisione di lunghezza d’onda non fa uso di frequenze radio standard per configurare i vari segnali. Invece, il metodo tradurrà i segnali in lunghezze d’onda infrarosse che fanno tutte parte dello spettro elettromagnetico. Insieme, i segnali si muovono attraverso la rete in fibra ottica e sono segregati nel punto di terminazione. Allo stesso tempo, i segnali vengono riconvertiti nella loro forma originale, consentendo al ricevitore di interpretare correttamente il segnale.

Mentre il processo di base del multiplexing a divisione di lunghezza d’onda è rimasto più o meno lo stesso per un certo numero di anni, la capacità di utilizzare questo processo è notevolmente aumentata, grazie ai miglioramenti della tecnologia. Un tempo non era possibile utilizzare più di due canali infrarossi contemporaneamente utilizzando cavi ottici. Sebbene più efficiente dei metodi di comunicazione precedenti, è diventato subito evidente che il processo poteva essere aggiornato per consentire l’uso di più canali. Ciò è stato ottenuto aggiungendo più filtri che potrebbero funzionare nel punto di terminazione per separare e instradare più segnali alla volta.

L’uso del multiplexing a divisione di lunghezza d’onda oggi ha raggiunto un punto in cui l’integrità del segnale è estremamente elevata, rendendo i segnali audio trasmessi attraverso le reti in questo modo cristallino a entrambe le estremità della connessione. Attualmente, sono in corso ulteriori ricerche per migliorare il modo in cui il multiplexing a divisione di lunghezza d’onda utilizza le larghezze di banda elettromagnetiche all’interno del processo di comunicazione. L’obiettivo è consentire al metodo di trasportare segnali aggiuntivi pur mantenendo gli attuali standard di chiarezza.