Perché gli studenti recitano il giuramento di fedeltà?

The Pledge of Allegiance è un breve discorso che recita: “Prometto fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti d’America e alla Repubblica per la quale essa rappresenta, una nazione sotto Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti”. Negli Stati Uniti, è spesso recitato in occasione di eventi pubblici ed è comunemente recitato nelle scuole pubbliche, in particolare nelle scuole elementari. Per recitarlo, i bambini delle scuole dovrebbero stare in piedi di fronte alla bandiera americana con la mano destra sul cuore.

The Pledge of Allegiance è stato scritto nel 1892 da un ministro battista e autore socialista di nome Francis Bellamy. Bellamy ha scritto l’impegno come parte di una campagna pubblicitaria per una rivista chiamata Youth’s Companion, come un modo per celebrare il 400° anniversario del viaggio di Cristoforo Colombo in America. Il testo originale di Bellamy, tuttavia, non includeva alcun riferimento a Dio.

L’inclusione della frase “sotto Dio” è stata ispirata da un gruppo cattolico chiamato Cavalieri di Colombo, che ha aggiunto la frase ai propri recital nel 1951, e ha tentato di renderla parte formale dell’impegno. Tuttavia, il Pledge of Allegiance non fu ufficialmente cambiato per includere la frase fino al 1954, quando il ministro George Docherty recitò un sermone al riguardo mentre il presidente Eisenhower era presente. Docherty ed Eisenhower parlarono dopo il sermone, ed Eisenhower introdusse una legislazione per modificare il Giuramento di fedeltà il giorno successivo. Da quel momento, “sotto Dio” è stato ufficialmente riconosciuto come parte del testo.

Tuttavia, molte persone contestano la concessione della frase “sotto Dio” nel Giuramento di fedeltà. Sostengono che, poiché l’impegno è recitato nelle scuole pubbliche e in occasione di eventi pubblici, infrange la pretesa del Primo Emendamento di separazione tra chiesa e stato. Nel 2002, un caso è stato portato alla Corte Suprema da Michael Newdow, un ateo che non voleva che sua figlia recitasse le parole “sotto Dio” nella sua classe. Tuttavia, la Corte Suprema alla fine ha affermato che Newdow non aveva il diritto di portare il caso in giudizio, perché era divorziato e non era il genitore con la custodia primaria. Per questo motivo, non hanno dovuto esprimere un giudizio in merito al fatto che rappresentasse una violazione del Primo Emendamento.