Qual è la connessione tra ormoni e cancro al seno?

La connessione tra ormoni e cancro al seno non è completamente compresa, ma si basa su studi e ricerche che collegano estrogeni, progesterone e composti sintetici simili ai tassi di cancro al seno. Con l’avvento della terapia ormonale sostitutiva (HRT) utilizzata per le donne i cui corpi non hanno la capacità di produrre quantità adeguate di questi ormoni, i ricercatori sul cancro sono stati in grado di stabilire l’esistenza di una relazione significativa tra una sovrabbondanza o la mancanza di un’efficace trasmutazione di questi ormoni e il rischio di una donna di sviluppare la malattia. L’estrogeno è più spesso implicato nel legame tra ormoni e cancro al seno perché questo ormone possiede alcune caratteristiche che possono portare alla crescita cellulare illimitata osservata nella malattia. L’estrogeno è l’ormone che stimola le cellule del seno a dividersi durante i normali periodi di crescita e sviluppo, e questo fatto sembra facilitare l’ormone che è soggetto a cambiamenti metabolici che portano alla proliferazione delle cellule tumorali.

All’interno della comunità di ricerca sugli ormoni e sul cancro al seno, si discute sul motivo per cui le donne anziane sono a più alto rischio di cancro al seno ma hanno livelli più bassi sia di estrogeni che di progesterone. Alcuni ricercatori indicano questa irregolarità dei dati come argomento che gli ormoni e il cancro al seno hanno un legame più debole di quanto si pensasse inizialmente. Altri ricercatori, tuttavia, vedono i dati come un segno che il corpo di una donna non è destinato a metabolizzare grandi quantità di questi ormoni dopo la menopausa e che quando è costretto a farlo, può svilupparsi il cancro. L’esposizione naturale per tutta la vita della donna agli ormoni, che può includere l’esposizione ambientale non intenzionale a composti che imitano gli estrogeni, spesso si accoppia con la TOS quando entra in menopausa e agisce come un interruttore che causa la proliferazione delle cellule tumorali all’interno del tessuto mammario.

Sebbene i farmaci utilizzati nella terapia ormonale sostitutiva tradizionale non siano bioidentici agli estrogeni e al progesterone prodotti dal corpo, è stato dimostrato in studi che le sostanze chimiche utilizzate per produrre i loro equivalenti sintetici possono attivare le stesse proteine ​​​​recettrici nel tessuto mammario, che possono causare il cancro. Per quanto riguarda i composti che imitano gli estrogeni, ci sono molti modi in cui le donne possono essere esposte a queste tossine, come quelle formate dalla rottura di alcuni tipi di plastica, nella vita di tutti i giorni. Queste tossine contengono lo stesso anello steroideo, che può quindi imitare l’attività degli estrogeni nel corpo, spesso causando il caos all’interno del sistema e aumentando i livelli ematici di estrogeni al di sopra dell’intervallo accettabile. Ci sono nuovi farmaci ormonali all’orizzonte che affrontano alcuni di questi problemi e si stanno dimostrando più sicuri per la TOS.