I tribunali considerano molte cose diverse quando emettono una sentenza in un caso particolare. Se è vero che la lettera della legge è ciò che decide la maggior parte dei casi, ci sono momenti in cui entrano in gioco fattori soggettivi e al giudice verrà concessa un’ampia discrezionalità nel prendere la sua decisione. Tale base per una decisione è chiamata giudizio politico ed è impiegata in una varietà di circostanze. C’è una chiara differenza tra un giudizio politico e un giudizio legale, ma è una linea sottile ed è meglio illustrata attraverso esempi.
Un giudizio politico è una base per una decisione legale che considera fattori che sono al di fuori dell’interpretazione diretta della legge. Spesso, i giudizi politici possono essere formulati sulla base dell’intento presunto del legislatore. Ad esempio, se esiste una legge che vieta la rimozione di una determinata pianta dal terreno a causa del timore che la pianta sia in pericolo, la lettera della legge probabilmente dichiarerà che qualsiasi rimozione è una violazione della legge. Tuttavia, se un botanico che sta raccogliendo campioni della pianta per utilizzarli in uno studio con l’obiettivo di sviluppare un metodo per proteggere la pianta dalla malattia che ne sta causando la messa in pericolo, allora per politica un giudice può respingere l’accusa .
Un’altra situazione tipica che darebbe luogo a una decisione politica che gioca un ruolo fondamentale nella decisione finale di un tribunale è se l’applicazione di determinate regole avrebbe effetti oggettivamente negativi. Questo è comune nelle controversie contrattuali in cui un giudice ha la facoltà di applicare determinate clausole all’interno di un contratto. Ad esempio, un patto di non concorrenza firmato da un dipendente quando inizia a lavorare con un’azienda potrebbe essere inapplicabile per una questione di politica. Il giudice valuterà probabilmente l’area geografica a cui appartiene il patto di non concorrenza e il tempo che il dipendente dovrà attendere per trovare un lavoro simile dopo la cessazione del rapporto di lavoro con l’azienda per decidere se è esecutivo. Se i termini dell’accordo sono particolarmente iniqui, il giudice può rifiutarsi di eseguirlo sulla base di tale decisione politica.
La differenza tra un giudizio politico e un giudizio legale può essere ridotta alla fonte della logica alla base della decisione. Se il giudizio deriva da un’interpretazione diretta di una legge, allora è un giudizio legale. Ad esempio, nell’esempio precedente con il patto di non concorrenza, si consideri uno scenario diverso in cui la giurisdizione in cui si applica l’accordo ha una legge che vieta il patto di non concorrenza. Se il tribunale ritiene che l’accordo sia inapplicabile sulla base di tale statuto, costituirebbe una sentenza legale.