Quali fattori possono causare un’epidemia di parotite?

Un focolaio di parotite è causato da una combinazione di due fattori: la natura della malattia e la mancanza di immunizzazione. La parotite è molto contagiosa e può diffondersi facilmente da persona a persona. Se un’area ha una grande popolazione di persone non vaccinate, è più probabile che si verifichi un’epidemia di parotite. Le epidemie si verificano normalmente nei bambini di età inferiore ai 12 anni.

La parotite provoca comunemente gonfiore delle ghiandole salivari, ma in rari casi è noto che colpisce anche il sistema nervoso centrale, il pancreas e i testicoli. Si consiglia alle persone infette da parotite di bere liquidi e applicare impacchi caldi o freddi alle ghiandole gonfie. Il virus è spesso accompagnato da febbre e una persona infetta si ammala fino a 10 giorni. Un semplice esame dell’area gonfia è di solito tutto ciò di cui un medico ha bisogno per diagnosticare la parotite, ma può essere eseguito un esame del sangue per escludere altre malattie.

Essendo una malattia virale, la parotite è altamente contagiosa. Si diffonde in fluidi umidi, proprio come l’influenza o il raffreddore, e una persona infetta da parotite può trasmetterlo a un’altra persona starnutendo o tossendo su quella persona. La malattia è più contagiosa durante la prima settimana di sintomi, ma un individuo infetto non avrà sintomi per circa 16 giorni. A volte i sintomi non compaiono per quasi un mese. Anche prima che una persona inizi a sentirsi male, è contagiosa e potrebbe diffondere la malattia ad altri.

Il vaccino contro la parotite è stato introdotto negli anni ‘1960. È il metodo migliore per prevenire un’epidemia di parotite. Sebbene gli individui che hanno avuto la parotite siano immuni alla parotite, il vaccino è un metodo di immunizzazione meno doloroso. Il vaccino contro la parotite deve essere somministrato due volte per essere efficace. La maggior parte delle persone riceve il vaccino quando ha un anno e di nuovo tra i quattro ei sei anni.

All’inizio degli anni 2000, è stato ipotizzato che il vaccino contro la parotite fosse collegato all’autismo e molti genitori si sono rifiutati di vaccinare i propri figli con l’immunizzazione contro la parotite, il morbillo e la rosolia (MMR). Negli anni successivi, c’è stato un aumento del numero di casi di epidemia di parotite. Ulteriori ricerche non hanno trovato alcun legame conclusivo tra il vaccino MMR e l’autismo.