Quali sono gli usi medici di Mucuna Pruriens?

Mucuna pruriens è il nome scientifico della pianta del fagiolo vellutato o cowitch, così chiamata per l’intenso prurito prodotto toccando i baccelli o il fogliame della pianta. Sebbene generalmente coltivato come pianta da foraggio per il bestiame, i semi della pianta possono essere mangiati se lavorati meticolosamente per rimuovere le potenti sostanze chimiche farmacologicamente attive al suo interno. Di queste sostanze chimiche, la più potente è la levodopa, o L-dopa, il fitochimico ritenuto responsabile delle proprietà afrodisiache e antiparkinsoniane attribuite all’erba. La levodopa da sola è un farmaco da prescrizione usato per aumentare il livello di dopamina nel cervello, principalmente per il trattamento dei sintomi del morbo di Parkinson. È questa potente attività nel cervello che ha portato all’uso della pianta come trattamento per la depressione e i disturbi del movimento nella medicina ayurvedica e nella medicina Siddha per oltre 1,000 anni.

Le parti della pianta ritenute più farmacologicamente attive sono i semi e i peli. Molte formulazioni utilizzate nella medicina alternativa che fanno uso di Mucuna pruriens impiegano un estratto etanolico concentrato della pianta, riducendo drasticamente la quantità di materia vegetale che deve essere consumata per essere fisiologicamente attiva. La vendita di un’estrazione totale del principio attivo di Mucuna pruriens può, tuttavia, richiedere una prescrizione in alcuni paesi, poiché è farmacologicamente identica a una prescrizione medica. Aumentando i livelli del neurotrasmettitore dopamina nel cervello, Mucuna pruriens può aiutare a ridurre la frequenza o la gravità di alcuni dei sintomi del morbo di Parkinson, come debolezza muscolare, rigidità, tremore, rallentamento dei movimenti volontari, depressione e declino della funzione cognitiva. È probabile che lo stesso meccanismo d’azione sia responsabile del suo uso tradizionale come potenziatore della libido sia negli uomini che nelle donne.

Oltre alla sua azione come precursore diretto del neurotrasmettitore dopamina, Mucuna pruriens è insolitamente ricco di una serie di sostanze nutritive, tra cui magnesio, calcio, ferro, manganese, fosforo, zinco e rame. È possibile che questi o altri composti all’interno della pianta possano essere responsabili dei risultati di uno studio che indica che Mucuna pruriens può abbassare i livelli di zucchero nel sangue nei pazienti diabetici. A partire dal 2011 questo studio deve ancora essere replicato, tuttavia, e la scoperta deve ancora essere considerata speculativa.

Come il farmaco levodopa, Mucuna pruriens può produrre effetti collaterali. È probabile che questi effetti collaterali siano più pronunciati quando l’erba viene utilizzata a dosi più elevate. L’insonnia si verifica in molti utenti, mentre l’aumento della frequenza cardiaca e della temperatura corporea si verificano raramente.