Quali sono i diversi strati dell’oceano?

L’oceano aperto, significativamente distante dalle piattaforme continentali, è noto collettivamente come la zona pelagica dell’oceano. Il nome deriva dal greco pélagos che significa “oceano aperto”. La zona pelagica è suddivisa in cinque sottozone di profondità crescente: la zona epipelagica, la zona mesopelagica, la zona batipelagica, la zona abyssoplegica e, riservata alle sole fosse profonde, la zona edeoplegica.

La zona epipelagica si estende dalla superficie fino a 200 metri (656 piedi) ed è la più luminosa delle zone (e una delle uniche due con molta luce). È qui che si ritrovano la maggior parte delle creature familiari del mare, come gran parte del pesce che mangiamo e le barriere coralline che colgono di sorpresa le nostre navi. L’area è ricca di microrganismi fotosintetizzanti, che vengono consumati da organismi più grandi lungo tutta la catena alimentare fino a creature come gli squali. Il nome “epipelagico” significa approssimativamente “zona superiore dell’oceano”.

La zona mesopelagica (da 200 m fino a circa 1,000 m o 3,280 piedi) è la zona crepuscolare. Il nome significa approssimativamente “mezzo dell’oceano”. La biodensità qui è inferiore a quella della zona epipelagica superiore perché la penetrazione della luce diminuisce rapidamente nelle regioni inferiori di questa zona. Collettivamente, l’epipelagico e la parte superiore delle zone mesopelagiche sono conosciute come zona fotica, il che significa che la luce arriva a loro. Qui vivono creature del mare semiprofondo come il pesce spada e l’anguilla lupo.

La zona batipelagica si estende da 1,000 m sott’acqua a circa 4,000 m (13,123 piedi) sott’acqua. Pochissima luce raggiunge questa profondità, e come tale non si possono trovare piante viventi qui. Gli animali del mare profondo che vivono qui sono adattati a consumare la neve di detriti organici che cade continuamente dall’alto. Qui si possono trovare calamari giganti e colossali, oltre a capodogli.

Le zone più profonde sono l’abissopelagico e l’hadeopelagico, che significano rispettivamente “oceano senza fondo” e “oceano infernale”. L’abissopelagico non riceve alcuna luce ed è la regione situata più in profondità di 4,000 m sott’acqua. Qui vivono gli alimentatori di fondo, molti dei quali hanno mascelle a forma di paletta per sollevare i detriti dal fondo dell’oceano. Il fondo degli oceani tende ad essere riempito con uno strato di letame organico profondo pochi centimetri, come il suolo di una foresta. Tuttavia, si sa molto poco di queste regioni, poiché solo i robot per immersioni profonde più resistenti possono farcela qui.