Quali sono i diversi tipi di scale di autostima?

Psicologi, ricercatori e individui usano scale di autostima per determinare come una persona vede se stessa. Due delle scale di autostima più conosciute sono l’inventario dell’autostima di Coopersmith, che si rivolge separatamente a bambini e adulti, e la scala di autostima di Rosenburg, che si basa sul Coopersmith. La scala Fleming-Courtney fornisce uno sguardo generale sul punto di vista di una persona su se stessa, oltre a sottopunteggi per determinare altri fattori di autostima. La scala Adult Source of Self-Esteem (ASSEI) è un insieme di due test che aiutano a determinare quanto siano importanti i diversi fattori di autostima per una persona e come la persona si sente all’altezza di queste aspettative.

L’inventario dell’autostima di Coopersmith è un insieme di 25 domande a cui si risponde con una delle due scelte: come me o diverso da me. Ci sono due serie di domande, una per i ragazzi dagli otto ai 18 anni e una per gli adulti. Questa scala è stata sviluppata nel 1967 e poi rivista nel 1981, ed è una delle scale di autostima più utilizzate nella ricerca psicologica. È anche comunemente usato nelle impostazioni terapeutiche come strumento di valutazione.

Nel 1965, il dottor Manny Rosenburg, nel suo libro Society and the Adolescent’s Self Image, sviluppò la scala dell’autostima di Rosenburg. La scala è composta da 10 domande a cui si risponde con fortemente d’accordo, d’accordo, in disaccordo o fortemente in disaccordo. Ad ogni risposta viene assegnato un valore, con il punteggio più alto possibile sul test pari a 30 punti. Insieme all’inventario Coopersmith, questa scala di autostima è una delle più utilizzate dai ricercatori.

A differenza delle scale di autostima di Coopersmith e Rosenburg che offrono solo un singolo punteggio per individuo, la scala di Fleming-Courtney viene valutata con punti complessivi e sottopunteggi in fattori che possono o meno influenzare la propria autostima. Il test è composto da 36 domande, in cui un individuo valuta ogni affermazione su una scala da uno a sette, dove uno è molto spesso e sette è quasi mai. Oltre a quantificare la fiducia complessiva di una persona, questa scala valuta anche il punto di vista di una persona sul suo aspetto fisico e sulle sue capacità. Fornisce anche punteggi per le abilità accademiche, l’autostima e la fiducia sociale.

L’ASSEI è una scala di autostima in due parti che è considerata uno dei migliori test per la valutazione individuale, sebbene sia utilizzata solo occasionalmente dai ricercatori. Ciascuno dei due test include 20 domande o affermazioni. La prima parte del test passa attraverso diversi tratti che si ritiene siano associati ad un’elevata autostima e chiede alla persona di valutare quanto siano importanti questi tratti per lui o lei. Le seconde 20 domande misurano come una persona vede se stessa in relazione ai tratti che sono importanti per lui o lei. Queste scale di autostima sono comunemente usate come strumento di autovalutazione in terapia.