L’anossia alla nascita, una condizione in cui un bambino è privo di ossigeno, può verificarsi per una serie di motivi, tra cui la compressione del cordone ombelicale e la sedazione materna. È motivo di preoccupazione perché un periodo di tempo senza ossigeno o con forniture di ossigeno inadeguate può portare a danni cerebrali che possono avere implicazioni durature per il paziente. Gli operatori sanitari si muovono rapidamente per identificare i segni premonitori di anossia durante il travaglio e il parto in modo che possano consigliare i pazienti sulle migliori opzioni di cura. A volte, questo può richiedere un taglio cesareo per consegnare rapidamente il bambino e portare ossigeno a un bambino in difficoltà.
Durante il travaglio, le cadute della pressione sanguigna possono contribuire all’ipossia, dove la saturazione di ossigeno è bassa, e possono portare all’anossia alla nascita. La pressione sanguigna può diminuire a causa di perdite di sangue o farmaci. Forti contrazioni uterine possono anche essere una causa di ridotte forniture di ossigeno placentare, che possono lasciare il bambino affamato di ossigeno.
Un’altra preoccupazione è tutto ciò che interrompe la placenta mentre il bambino fa affidamento su di essa per l’ossigeno, come il distacco, dove si separa prematuramente dalla parete uterina. Se una madre è a rischio di distacco della placenta o ci sono segni che potrebbe verificarsi, il team di assistenza può raccomandare un parto chirurgico immediato. Lo screening prenatale può identificare una placenta bassa che potrebbe rendere difficile il parto.
Un’altra potenziale causa di anossia alla nascita è la compressione o il groviglio del cordone ombelicale. A volte un bambino viene consegnato con il cordone avvolto intorno al collo, che può interrompere la sua fornitura di ossigeno. Una volta che il bambino è nel canale del parto, gestire i problemi del cordone ombelicale può essere difficile ed è necessario un parto rapido per liberare il bambino il più rapidamente possibile.
L’incapacità di liberare le vie aeree del bambino può essere un altro fattore che contribuisce all’anossia alla nascita. Durante il parto vaginale, le forti contrazioni di solito incoraggiano il bambino a espellere il liquido e il muco rimanenti e ad iniziare a respirare in modo indipendente. Se ciò non si verifica, gli operatori sanitari potrebbero dover aspirare le vie aeree per aiutare il bambino a respirare autonomamente. Questo è anche tipicamente necessario nei parti chirurgici per far respirare il bambino in sicurezza e limitare il rischio di privazione di ossigeno.
Gli operatori sanitari possono adottare una serie di misure per affrontare l’anossia alla nascita e prendere molto sul serio questo rischio, perché può verificarsi durante qualsiasi parto e può essere molto pericoloso. Monitorano i feti durante il parto e valutano i bambini subito dopo la nascita ea intervalli regolari per identificare eventuali segni di problemi. Anche con una gravidanza a basso rischio e un team molto qualificato, la bassa saturazione di ossigeno è un problema.