Che cos’è la scala FLACC?

Medici, fisioterapisti e chiropratici usano regolarmente le scale del dolore per determinare quanto soffre un paziente e quindi modificano i piani di trattamento per gestire i sintomi nel modo più efficace. Alcuni di questi grafici sono specificamente orientati ai bambini piccoli e ad altre persone che non sono in grado di articolare completamente i loro livelli di disagio. La scala Face, Legs, Activity, Cry and Consolability (FLACC) viene utilizzata quando anche l’iconica scala del dolore basata sui volti è troppo avanzata per il paziente. Per ogni segmento di questa scala di consolazione, il clinico assegna al paziente un punteggio pari a zero, uno o due. La somma di ciascuna sezione è il punteggio del dolore del paziente, da zero in assenza di dolore a 10 in caso di atroce.

La scala FLACC è specifica e osservativa, non richiede alcuna interazione con un paziente giovane o comunque poco comunicativo. Ognuna delle cinque categorie ha tre classifiche facili da caratterizzare in cui raggruppare il paziente. Tutte le categorie sono specifiche per la parte particolare della condizione del paziente da valutare.

Nella categoria Viso della scala FLACC, il medico assegna al paziente uno zero se sorride o non mostra alcuno sforzo. Uno è dato per accigliata irregolare o un contegno distaccato, e un tre è dato se la mascella è serrata o il mento trema. Allo stesso modo per le gambe, zero è per una posizione rilassata, uno è per tensione o irrequietezza e due è per le gambe che calciano costantemente o sono tese al petto.

Il resto delle categorie segue lo stesso percorso. Per Activity, la scala FLACC va da un atteggiamento calmo a rigidità. La sezione Pianto passa dal sonno o dal non pianto al lamento costante. Infine, la componente Consolabilità si riferisce a quanto il dolore del paziente è alleviato dal conforto dei genitori, da facilmente alleviato a completamente inconsolabile.

Se i bambini sono verbali e hanno imparato a esprimere sentimenti di base come tristezza, gioia e disagio, un medico è incline a mostrare la scala FLACC a favore del grafico del dolore Wong-Baker Faces trovato nelle sale d’esame di tutto il mondo. Questo grafico, che non richiede nemmeno un linguaggio condiviso tra medico e paziente, classifica il dolore con sei facce, presentate in ordine da felice a piangente. Sotto le facce c’è una scala numerica da “non fa male” a zero a “fa male il peggio” a 10.

Oltre al FLACC, ai volti e alle scale numeriche, il National Institutes of Health’s Pain Consortium considera utili alcuni altri test per determinare i livelli di dolore dei pazienti. Un test CRIES è particolarmente utile. Questo test valuta il “pianto”, la “necessità” di ossigeno supplementare del paziente, se i segni vitali sono “aumentati”, l'”espressione” sul viso del paziente e quanto è stato “insonne” il paziente.