Chi è Charlie Parker?

Charlie Parker è considerato una delle figure più importanti della storia del jazz. Nato in Kansas nel 1920, gli è stato dato il soprannome di “Bird” o “Yardbird” a causa del suo amore per i polli. Charlie Parker era un sassofonista contralto autodidatta. All’età di 15 anni, lasciò la scuola e iniziò a imparare il suo mestiere nelle jam session di Kansas City.
Le jam session sono state una dura educazione per Parker. Una volta, mentre suonava Body and Soul a doppia velocità, è stato deriso dal palco. Durante la sua carriera, Parker è diventato il maestro dell’improvvisazione. Basandosi sul blues a 12 battute e sulla canzone americana a 32 battute, improvvisava suoni molto più complicati dalle vecchie ballate e blues.

Il suono di Charlie Parker che suona il sassofono contralto è inconfondibile. Ascoltarlo suonare e improvvisare un semplice motivo blues è sentire la sua mente lavorare a una velocità impossibile. Parker si trasferì presto a New York e iniziò a suonare alla Uptown House di Minton ad Harlem. In queste jam session after-hour con Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, è nato Bebop.

Charlie Parker ha rivoluzionato il jazz ed è stato salutato come il nuovo re del jazz moderno. Il piccolo gruppo della Uptown House di Minton suonò alcuni dei più grandi jazz mai ascoltati e la fama di Parker si diffuse rapidamente. Alcuni degli amici di Parker non solo pensavano che il suo modo di suonare fosse fantastico, ma erano anche sbalorditi dal fatto che potesse suonare mentre era sballato fino agli occhi.

La vita personale di Charlie Parker era caotica. Ha alleviato i suoi demoni personali con l’eroina e l’alcol. Sfortunatamente, la sua musica non è stata l’unica influenza sui musicisti che lo circondavano. Molti altri musicisti pensavano che se avessero usato droghe come Charlie Parker avrebbero suonato come Charlie Parker. Molti di loro avrebbero anche incontrato la stessa tragica morte di Parker.

Charlie Parker aveva premuto troppe volte il pulsante di autodistruzione. Morì nel 1955 all’età di 34 anni. Il medico che lo visitò rimase scioccato nello scoprire che il suo corpo assomigliava a quello di un sessantenne.
Gran parte dell’eredità registrata di Parker sono nastri bootleg realizzati dai fan ai concerti o dai programmi radiofonici. I produttori hanno detto che quando Charlie Parker alla fine è arrivato in studio di registrazione, c’era sempre un senso di disastro imminente. La tenacia dei produttori discografici ci ha lasciato con alcune delle più belle registrazioni di musica jazz al mondo.