Che cos’è il beta sitosterolo?

Il beta sitosterolo è un tipo di fitochimico, classificato come sterolo, che si trova naturalmente in molte piante come componente delle membrane cellulari. La sua composizione chimica è molto simile a quella del colesterolo con l’eccezione di contenere un gruppo etilico in più. A differenza del colesterolo, però, non contribuisce alla formazione della placca arteriosa. In effetti, questa sostanza ha dimostrato di abbassare i livelli sierici di colesterolo negli esseri umani. Esistono anche alcune prove cliniche che suggeriscono che questo sterolo vegetale può avere ulteriori benefici medicinali.

In termini di capacità di ridurre i livelli di colesterolo nell’uomo, il beta sitosterolo ha due diversi effetti nel corpo. Innanzitutto, va notato che gli steroli vegetali promuovono la produzione di colesterolo nel fegato, proprio come fanno i grassi animali. Tuttavia, questo sterolo vegetale riduce la circolazione del colesterolo nel sangue inibendo il suo assorbimento nell’intestino fino al 50 percento. La seconda parte del processo ipocolesterolemizzante si osserva nella ridotta capacità di ossidazione delle lipoproteine ​​a bassa densità, che altrimenti porterebbero alla sintesi e all’accumulo di colesterolo LDL, di tipo “cattivo”.

Mentre il beta sitosterolo è noto principalmente per le sue proprietà di riduzione del colesterolo, è stato studiato anche per le sue qualità antiossidanti. A tal proposito, questa sostanza ha dimostrato di stimolare la produzione di alcuni enzimi in grado di proteggere le cellule dal danno ossidativo dovuto ai radicali liberi. Altri studi indicano che il beta sitosterolo può svolgere un ruolo nella prevenzione dello sviluppo di alcuni tipi di cancro, in particolare il cancro del colon, della prostata e della mammella. Infatti, esperimenti in vivo hanno dimostrato che questa sostanza favorisce l’apoptosi (morte) nelle cellule tumorali, lasciando intatte le cellule sane. Si ritiene che il meccanismo alla base di questo effetto derivi dalla regolazione dell’attività della proteina fosfatasi A2.

I ricercatori hanno anche scoperto che il beta sitosterolo può aiutare a ridurre l’ingrossamento della prostata, oltre a migliorare il volume e la velocità del flusso di urina. Questa sostanza è anche oggetto di studio per la sua potenziale applicazione nella gestione di condizioni infiammatorie croniche. Ulteriori studi si sono concentrati sulle proprietà di supporto immunitario di questo sterolo vegetale poiché le prove iniziali hanno dimostrato che aumenta la produzione di linfociti e l’attività delle cellule natural killer nell’uomo.

Le fonti naturali di beta sitosterolo includono germe di grano, crusca di riso, saw palmetto, avocado e alcuni arbusti, come l’olivello spinoso. Si trova anche nei semi di cumino nero, semi di zucca, semi di lino, arachidi e semi di soia. Le fonti dietetiche fortificate includono olio di mais e margarina.