Il termine “genocidio” è usato per riferirsi a una distruzione pianificata, sistematica e deliberata di un particolare gruppo culturale, etnico, politico, religioso o razziale. Numerosi esempi di genocidi si possono trovare nel corso della storia; alcuni notevoli genocidi del XX secolo si sono verificati sotto i nazisti durante l’Olocausto, in Bosnia sotto Slobodan Milosevic e nelle regioni africane del Ruanda e del Darfur. Collettivamente, la comunità internazionale concorda sul fatto che il genocidio è un atto atroce e sono stati fatti diversi tentativi per intervenire in genocidi evidenti.
Questo termine fu coniato nel 1944 da Raphael Lemkin, un uomo che sapeva di cui parlava, poiché fuggì dalla Polonia poco prima che i nazisti prendessero il sopravvento. Secondo Lemkin, il genocidio non è necessariamente qualcosa che accade tutto in una volta; può essere estremamente graduale ma comunque finalizzato all’obiettivo finale dell’annientamento totale. Ciò può rendere a volte difficile l’identificazione del genocidio, perché potrebbe essere già avanzato nel momento in cui gli osservatori esterni si renderanno conto di ciò che sta accadendo.
Ci sono diversi modi per portare a termine un genocidio. L’omicidio definitivo del gruppo in questione è comune, ovviamente, così come l’infliggere gravi lesioni che portano alla perdita di massa di vite umane. Anche il genocidio può essere più insidioso; ad esempio, i membri del gruppo possono essere costretti a sottoporsi a sterilizzazione ei loro figli possono essere loro sottratti e cresciuti come figli di un altro gruppo etnico. Un altro tratto comune a molti genocidi è il deliberato indebolimento della qualità della vita del gruppo, come si è visto in Polonia quando gli ebrei sono stati costretti a entrare nei ghetti. Creando situazioni insostenibili per la vita, togliendo la capacità di riprodursi e uccidendo persone in un gruppo etnico, un genocidio assicurerà lentamente ma costantemente che il gruppo venga annientato.
Nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò una legge che dichiarava illegale il genocidio e ne definiva chiaramente il termine, nell’interesse di eliminare la confusione. Da allora, diversi leader di governo sono stati perseguiti per genocidio e sono stati identificati e affrontati diversi casi di genocidio. Tuttavia, le Nazioni Unite sono state accusate di essere lente nell’agire in situazioni in cui si sospetta un genocidio.
Alcuni altri esempi di genocidio includono lo sterminio di massa dei cristiani armeni in Turchia nella prima parte del XX secolo, le marce di lavoro forzato e i campi di Stalin in Russia e il famigerato stupro di Nanchino che fu perpetrato dalle forze giapponesi nelle prime fasi della Seconda Guerra Mondiale.