Che cos’è il Trattato di cooperazione in materia di brevetti?

Il Patent Cooperation Treaty (PCT) è un trattato internazionale per facilitare il processo di richiesta di protezione brevettuale in più nazioni. La comunità internazionale ha approvato la prima versione di questo trattato nel 1970 e da allora è stato modificato più volte, con l’adesione di più nazioni nel corso degli anni. Questo trattato non fornisce brevetti internazionali, ma rende più facile richiedere brevetti in più paesi, proteggendo così le invenzioni in qualcosa di più della semplice nazione d’origine dell’inventore.

Ai sensi del Patent Cooperation Treaty, quando un inventore è pronto a presentare domanda di protezione brevettuale, di solito nella sua nazione d’origine, può scegliere di presentare una domanda PCT. Questo indica l’intenzione di depositare brevetti in più nazioni. Mentre l’ufficio brevetti nazionale elabora il brevetto, un’autorità internazionale eseguirà una ricerca per determinare la brevettabilità in altre nazioni sulla base dell’unicità e di altre caratteristiche, generando un rapporto scritto.

Se un inventore decide di procedere con la richiesta di brevetti in altre nazioni, può decidere dove è necessaria la domanda di brevetto e presentare la domanda originale agli uffici di altre nazioni. Un vantaggio del Trattato di cooperazione sui brevetti è un ritardo nei tempi di deposito dei brevetti, consentendo agli inventori di risparmiare tempo e denaro mentre determinano se un brevetto è addirittura necessario. Normalmente, c’è una finestra temporale limitata per richiedere brevetti in paesi stranieri dopo aver presentato la domanda originale.

I brevetti internazionali non sono possibili perché ogni nazione ha il proprio processo ed è possibile che l’approvazione del brevetto avvenga in una nazione, ma non in un’altra. Ai sensi del Patent Cooperation Treaty, il processo di richiesta di più brevetti è semplificato, ma la decisione è in definitiva a discrezione di ciascuna nazione. A volte il risultato dell’indagine internazionale è l’opinione che altre nazioni difficilmente concederebbero protezioni brevettuali, rendendo improduttiva l’applicazione.

Le modifiche periodiche al Trattato di cooperazione in materia di brevetti rendono importante tenere il passo. I consulenti in brevetti possono fornire informazioni sul trattato e sul processo di richiesta, oltre a gestire direttamente le domande. Gli inventori possono fare affidamento su servizi legali formali per l’assistenza perché il processo è complesso e molte cose possono andare storte lungo la strada. Un avvocato esperto che monitora i cambiamenti nel diritto e nelle tendenze dei brevetti sarà in grado di preparare una forte domanda con una maggiore possibilità di accettazione, sia che il richiedente abbia bisogno di brevetti internazionali o solo di uno nazionale.