La calibrazione dello spettrofotometro è un processo in cui uno strumento scientifico noto come spettrofotometro viene calibrato per confermare che funzioni correttamente. Questo è importante, in quanto garantisce che le misurazioni ottenute con lo strumento siano accurate. La procedura varia leggermente per i diversi strumenti, con la maggior parte dei produttori che fornisce una guida di calibrazione dettagliata nel manuale del proprietario in modo che le persone sappiano come calibrare correttamente l’attrezzatura. Quando viene eseguito questo processo, la persona che lo esegue deve annotare nel registro allegato all’apparecchiatura e nelle note sperimentali, in modo che le persone sappiano quando il dispositivo è stato calibrato e maneggiato l’ultima volta e da chi.
Uno spettrofotometro è in grado sia di trasmettere che di ricevere la luce. Il dispositivo viene utilizzato per analizzare campioni di materiale di prova facendo passare la luce attraverso il campione e leggendo l’intensità delle lunghezze d’onda. Campioni diversi influenzano la luce in modi diversi, consentendo a un ricercatore o un tecnico di saperne di più sui materiali nel campione di prova osservando come si comporta la luce mentre passa attraverso il campione. La calibrazione dello spettrofotometro è necessaria per confermare che i risultati siano accurati.
Nella calibrazione dello spettrofotometro, viene utilizzata una soluzione di riferimento per azzerare l’apparecchiatura. Questa soluzione fornisce una lettura base o zero. Il dispositivo viene calibrato posizionando la soluzione di riferimento all’interno dello spettrofotometro, azzerando le impostazioni e avviando lo strumento. Quindi, i campioni di un materiale di prova effettivo possono essere sottoposti a spettrofotometria con la certezza che la macchina sia stata calibrata e funzioni correttamente.
In uno spettrofotometro a raggio singolo, viene generato un singolo raggio di luce e il dispositivo deve essere ricalibrato per ogni utilizzo. In uno spettrofotometro a doppio raggio, i fasci possono essere inviati attraverso un campione di prova e un campione di riferimento contemporaneamente per generare due serie di risultati che possono essere utilizzati per riferimento e calibrazione. In entrambi i casi, la calibrazione dello spettrofotometro può essere eseguita in laboratorio da qualcuno che lavora con la macchina. Se la macchina presenta seri problemi, può essere inviata al produttore per la manutenzione, la riparazione e l’eventuale sostituzione.
Affinché uno spettrofotometro funzioni correttamente, è necessario che si riscaldi prima dell’uso. Molti dispositivi impiegano circa 10 minuti per riscaldarsi. È importante evitare di eseguire la calibrazione dello spettrofotometro durante la fase di riscaldamento poiché ciò annullerebbe le impostazioni. È anche importante essere consapevoli che per alcuni tipi di lunghezze d’onda, potrebbero essere necessari filtri e accessori speciali per il funzionamento del dispositivo.