Le cellule del corpo a volte subiscono alcuni cambiamenti genetici che possono farle diventare cancerose. Possono diventare maligni senza preavviso e diffondersi in tutto il corpo. Negli anni sono stati sviluppati vari metodi per curare il cancro, tra cui la chemioterapia e le radiazioni, ma molti ricercatori continuano a cercare trattamenti senza effetti collaterali. L’ipertermia magnetica è un trattamento sperimentale del cancro che funziona tipicamente riscaldando le cellule tumorali per ucciderle. Le temperature fino a 109.4°F (circa 43°C) sono generalmente abbastanza alte per raggiungere questo obiettivo.
L’ipertermia magnetica di solito non colpisce le cellule e gli organi normali che circondano un tumore. Una persona viene trattata in un campo magnetico che cambia direzione ripetutamente, causando l’accumulo di calore che è diretto verso un tumore. Le particelle magnetiche possono anche essere iniettate in un tumore, mentre un magnete applicato esternamente innesca una reazione. Possono essere fabbricati con superfici che hanno la tendenza a legare le particelle a un tumore quando un fluido lo raggiunge.
Nella procedura vengono spesso utilizzate sostanze ferromagnetiche che reagiscono intensamente alle variazioni dei campi magnetici. Si può iniettare un ferrofluido e, quando le particelle si riscaldano, generalmente riscaldano il tessuto che le circonda. Molti farmaci chemioterapici spesso diventano più efficaci se riscaldati. Queste sostanze chimiche spesso colpiscono le aree riscaldate dall’ipertermia magnetica e subiscono modifiche che possono renderle più efficaci. Di solito i farmaci influenzeranno le aree riscaldate più di altre parti del corpo.
Il calore si accumula quando il campo magnetico inverte la direzione. Le temperature in genere aumentano quando le nanoparticelle magnetiche perdono energia, causando il rilascio di calore nel processo. Queste particelle possono essere prodotte per scopi medici, come i generatori di campi magnetici alternati. Spesso con successo nei trattamenti sperimentali per i tumori del cervello e della prostata, l’ipertermia magnetica a volte funziona su altre parti del corpo. Alcuni ricercatori ritengono che possa attivare il sistema immunitario per attaccare i tumori altrove, a causa delle proteine rilasciate dal tessuto riscaldato nel sito originale.
A partire dal 2011, l’ipertermia magnetica è stata spesso utilizzata in Germania, ma i ricercatori in molte altre parti del mondo continuano a trattarla come un processo sperimentale. Le particelle utilizzate sono generalmente così piccole che possono entrare in qualsiasi parte del corpo. Potrebbe essere possibile, quindi, trattare tumori difficili da curare o gestire con successo con altre terapie. Una volta che le particelle vengono utilizzate nel trattamento, vengono generalmente rimosse dal sistema immunitario del corpo e generalmente non sono dannose per i tessuti.