Che cos’è un tasso di interesse variabile?

A differenza di un tasso di interesse fisso, il tasso di interesse variabile è un’opzione di finanziamento che può consentire al consumatore di sfruttare le condizioni economiche attuali per pagare un tasso di interesse più basso su un prestito o un mutuo. Poiché il tasso di interesse variabile si basa sulle medie correnti a livello nazionale, lo stato generale dell’economia può far scendere i tassi di interesse per lunghi periodi di tempo. Durante questi periodi, il consumatore può risparmiare un importo considerevole sul tasso di interesse originario o di partenza associato alla transazione.

I tassi di interesse variabili comportano un grado di rischio maggiore rispetto a un tasso fisso. Poiché il tasso di interesse fisso rimarrà costante per tutta la durata del prestito o del mutuo, l’investitore sa quanto pagherà di interessi a lungo termine. Con un tasso di interesse variabile, questo non è il caso. L’investitore può eventualmente pagare interessi molto inferiori a quelli indicati al momento dell’entrata in vigore del contratto e del completamento dei termini. D’altra parte, il tasso di interesse medio può salire al di sopra del tasso inizialmente quotato. Quando ciò accade, l’investitore pagherà molto di più in interessi per tutta la durata del mutuo o del prestito.

Le tesorerie federali spesso definiscono le condizioni che incidono sui tassi di interesse durante un determinato periodo di tempo. Il tasso di interesse variabile sarà determinato sulla base di tali risultati e può avere un impatto su una serie di investimenti. I tassi di interesse variabili possono essere influenzati dai tassi del mercato monetario, dal costo dei fondi di un prestatore o da un indice corrente correlato al tipo di prestito concesso all’investitore.

Un’applicazione comune di un tasso di interesse variabile è combinarlo con un tasso fisso in quello che è noto come prestito a tasso variabile. Generalmente, questo tipo di prestito inizia con un determinato periodo di anni in cui viene garantito al mutuatario un determinato tasso di interesse. La tariffa rimane la stessa indipendentemente dalle condizioni economiche generali. Al termine di tale periodo, il tasso di interesse migra da fisso a variabile e viene applicato all’eventuale saldo residuo dovuto sul finanziamento.

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