Che cos’è una clausola non finita?

Una proposizione non finita è la parte di una frase che in genere funziona come proposizione dipendente o subordinata al suo interno e include un verbo in una delle poche forme. Questo tipo di proposizione include spesso un verbo nella sua forma infinita, che può richiedere l’ausiliare “to” con esso. I suffissi “-ed” e “-ing” possono anche essere usati per cambiare il verbo all’interno di tale clausola, sebbene in tutti questi esempi il verbo sia ancora funzionalmente infinito. Da qui deriva il nome “clausola non finita”, perché il verbo al suo interno non è finito e non esprime il tempo o l’aspetto.

Ci sono due elementi principali di una proposizione non finita: è una proposizione dipendente o subordinata all’interno di una frase e il verbo al suo interno è non finito. Una clausola è una grande parte di una frase e quelle indipendenti sono essenzialmente frasi semplici che possono reggersi da sole. Qualcosa come “Ha scritto una lettera” è una frase semplice ed è anche una clausola indipendente.

Una clausola dipendente è simile in molti modi a una indipendente, tranne per la mancanza di informazioni sufficienti per funzionare da sola. Richiede una proposizione indipendente, altrimenti è una frase incompleta. Ad esempio, “mandare a sua madre” è una proposizione dipendente poiché manca di soggetto e quindi non è una frase completa. In questo caso, è una clausola non finita e potrebbe essere unita alla precedente frase indipendente per formare una frase completa come “Ha scritto una lettera da inviare a sua madre”. Questo fornisce maggiori informazioni sull’atto di scrivere; in questo caso è un avverbiale che descrive lo scopo dell’azione.

L’altro elemento principale di una proposizione non finita è la forma del verbo al suo interno. I verbi in una proposizione non finita sono tipicamente nella forma infinita, che spesso include l’ausiliare “a”, come “inviare” nell’esempio precedente. La forma infinita, che significa lo stesso di “non finito”, manca di tempo o aspetto. Ad esempio, nella frase sopra, “scritto” è al passato e quindi è finito, mentre “inviare” è non finito e non esprime alcun tempo particolare.

Un verbo in una proposizione non finita può anche essere una forma diversa dall’infinito, tipicamente con un suffisso “-ed” o “-ing”. Ad esempio, la frase “Risvegliato da un sonno profondo, ha tossito violentemente”, contiene una clausola non finita nella forma di “Risvegliato da un sonno profondo”. In questo caso, il verbo “risvegliato” è nella forma “-ed” ed è non finito perché manca un soggetto all’interno della frase. Il suffisso “-ing” può anche essere usato più o meno allo stesso modo, ad esempio “Guardando giù dalle scale, la ragazza ha sentito un’improvvisa ondata di vertigini”. Entrambi questi esempi iniziano con clausole dipendenti che si basano su quelle indipendenti che seguono le virgole.