Un’economia laissez-faire è guidata dal mercato. In teoria, è libero da ogni intervento del governo, sebbene in realtà non vi sia stato un sistema duraturo, puramente laissez-faire. Si basa sulla convinzione che il modello di domanda e offerta sia sufficiente per promuovere un’economia forte. Laissez-faire è un termine francese che significa “lasciare da solo” o “lasciarsi fare”.
Le nazioni capitaliste tendono ad avvicinarsi a una pura economia faissez-faire. Per la maggior parte, c’è separazione tra impresa e governo. Quando il governo interviene, lo fa spesso attraverso tasse e regolamenti. In alcuni casi, le imprese hanno accolto con favore l’intervento del governo sotto forma di aiuti finanziari o agevolazioni fiscali. Queste azioni hanno generalmente lo scopo di dare una spinta all’economia.
La teoria dell’economia laissez-faire include la convinzione che la concorrenza fornirà sufficienti controlli sui prezzi. Si ritiene che lasciare che il mercato decida i prezzi consente alle aziende di operare con il massimo beneficio. Quando ciò non è stato dimostrato, il governo ha spesso preso provvedimenti per proteggere aziende e clienti regolando i prezzi e prendendo altre misure per impedire l’inflazione e l’eccessiva concorrenza.
Mentre la teoria dell’economia laissez-faire dipende dalla credenza nella bontà degli esseri umani, tiene conto dell’intervento del governo in caso di ingiustizia. Ciò è particolarmente vero per le questioni sociali come la sicurezza dei lavoratori. In sostanza, la teoria separa questioni come i luoghi di lavoro puliti e la protezione dell’ambiente dall’economia, anche se queste cose spesso incidono direttamente sulle imprese.
In molte nazioni capitaliste la teoria dell’economia laissez-faire è forte, ma sempre sotto controllo. Si continua a discutere su quanta regolamentazione sia appropriata e su quali interventi siano veramente necessari. Sono state apportate modifiche e continuano ad essere apportate al fine di rafforzare o allentare il controllo delle imprese da parte del governo. Vi è ancora un forte sostegno al concetto essenziale di laissez-faire, sebbene pochissimi credano che il sistema funzionerebbe senza alcun intervento del governo.
Si ritiene che un ministro delle finanze francese abbia introdotto il concetto di economia laissez-faire nel 1650. Nel 1751 il termine è apparso per la prima volta in stampa in un articolo di rivista. Quando il sistema fu tentato per la prima volta, venne avvicinato senza alcun intervento del governo. Quando la teoria fu messa in pratica, si rese presto conto che era necessaria almeno una certa regolamentazione. Fu allora che fu istituita una moderata quantità di tasse, tariffe e simili.