Il contratto di commissione di un cercatore deve essere considerato in modo contingente poiché tutte le condizioni, i termini e le circostanze sono diverse per quanto riguarda ciascun venditore. Un contratto scritto e firmato è essenziale se il cercatore si aspetta un qualche tipo di obbligo legale di riscuotere il pagamento. Gli agenti o i broker che fissano le interviste tra acquirenti e venditori dovrebbero sempre lavorare con un contratto che viene presentato all’inizio dell’incontro agente-venditore.
La commissione dell’agente dovrebbe essere sempre inclusa in anticipo nel contratto di commissione del cercatore e la commissione è solitamente espressa come percentuale del prezzo di vendita. I broker e gli agenti chiamano la commissione del cercatore una commissione di riferimento. Molte volte, la richiesta del broker anche per l’1% del prezzo di vendita come commissione finisce per essere la metà. Il risultato finale dipende dalle trattative fatte con il venditore.
Il contratto di commissione di un cercatore non dovrebbe solo indicare la percentuale concordata per l’importo della commissione, ma dovrebbe specificare quando l’agente o il broker avrà guadagnato la commissione, ad esempio dopo una data o una procedura specifica. Ad esempio, se un broker presenta un potenziale acquirente alla società di un venditore e poi quel potenziale acquirente diventa l’acquirente effettivo, il contratto dovrebbe indicare tale transazione come garanzia della commissione di ricerca o di riferimento.
Soprattutto senza un contratto, i “cercatori” occasionali potrebbero non ricevere alcun compenso, a seconda delle relazioni personali e commerciali coinvolte. L’obbligo sentito dal venditore di solito determina se verrà pagata la commissione di un cercatore non contrattato. Il valore dell’introduzione è una considerazione quando si negozia la commissione di un cercatore. Un suggerimento del “cercatore” che il venditore dovrebbe chiamare un certo potenziale acquirente non è generalmente considerato degno di una commissione.
Il contratto di commissione di un cercatore dovrebbe essere redatto da un avvocato e autenticato da un notaio se il “cercatore” è un amico o un familiare o meno. Discutete sempre della prospettiva di una commissione di ricerca fin dall’inizio e non date mai per scontato che ce ne sarà una. Il contratto dovrebbe specificare non solo quando, ma anche come verrà effettuato il pagamento della commissione, ad esempio tramite assegno o versamento diretto sul conto del cercatore.