Cosa è coinvolto nel processo di risoluzione delle controversie?

Il processo di risoluzione delle controversie inizia normalmente con ciascuna delle parti coinvolte che si riunisce e discute la situazione nella sua interezza. Una volta che ciascuna parte ha espresso le proprie preoccupazioni e punti di vista, un arbitro di norma suggerirà i passaggi per risolvere la controversia. Se la conversazione va bene ed entrambe le parti possono concordare una soluzione equa, il processo di risoluzione delle controversie termina con un contratto legale vincolante che delinea l’accordo. Quando non è possibile raggiungere un accordo, è probabile che la controversia venga riprogrammata per essere esaminata in un tribunale.

Generalmente si ritiene che sia un buon segno per tutte le parti coinvolte partecipare a un processo di risoluzione delle controversie perché consente a ciascuna parte l’opportunità di risolvere la controversia senza pesanti spese legali. Quando inizia l’incontro, l’accusatore e l’imputato si alterneranno entrambi per esprimere la propria opinione sulla questione, e spesso è una situazione tesa. Normalmente è presente un arbitro per garantire che le conversazioni non si allontanino troppo dal problema in questione e questo individuo ha il controllo completo su come si svolgerà la risoluzione. Sebbene non sia lì per prendere posizione o emettere giudizi, l’arbitro non dovrebbe permettere che nessuno sia vittima di bullismo durante il procedimento.

La rappresentanza legale non è richiesta per il processo di risoluzione delle controversie, ma molte persone scelgono comunque di avere un avvocato presente. Sebbene questo incontro si svolga normalmente all’interno di un tribunale, a ciascuna parte è consentito parlare casualmente. Una volta che l’arbitro avrà la sensazione che ciascuna parte abbia condiviso il proprio punto di vista, chiederà a ciascuna parte quale sarebbe una soluzione equa. In alcune situazioni può comportare un risarcimento monetario, ma in altri casi può comportare anche la concessione di determinati diritti, benefici o rimproveri. Assolutamente tutto può essere richiesto o offerto durante il processo di risoluzione delle controversie; è unicamente a discrezione di ciascuna parte ciò che costituisce equità.

Poiché il processo di risoluzione delle controversie è completamente volontario, entrambe le parti sono libere di porre fine alle discussioni in qualsiasi momento. In molti casi, ciò significa che viene raggiunto un accordo, ma in altre situazioni una delle parti può abbandonare l’incontro a causa della frustrazione. Un fatto importante da ricordare è che entrambe le parti ottengono solo un tentativo di risoluzione pacifica e, se il caso va in tribunale, entrambe le parti dovrebbero sostenere spese considerevoli. Le sole spese legali potrebbero aggiungere molto di più di quanto costerebbe risolvere il caso in modo civile, motivo per cui le aziende spesso accettano in primo luogo il processo di risoluzione delle controversie.