Cosa significa avere un “cuore d’oro”?

“Cuore d’oro” è un’espressione inglese idiomatica che indica che una persona ha una personalità gentile, generosa e premurosa. Il suo significato è radicato nel simbolismo tradizionale relativo alle proprietà dell’oro. A volte è usato per indicare un contrasto tra l’aspetto e il comportamento di una persona suggerendo che l’individuo ha un buon cuore sotto un aspetto che suggerisce il contrario.

Il primo uso registrato della frase si verifica in una commedia del 1553, “Ralph Roister Doister”. Questa farsa, considerata la prima commedia scritta in inglese, riguarda gli sforzi infruttuosi di Ralph, un buffone, per corteggiare la bella Christian Custance. Tra gli altri vezzeggiativi che Ralph le conferisce c’è “il mio cuore d’oro”. Nel suo primo utilizzo, il termine descrive chiaramente una donna che viene elogiata per la sua eccellente personalità, oltre a descrivere l’amore di Ralph per lei.

Nel simbolismo medievale, l’oro rappresentava l’apice del lusso. Per la sua rarità e pregio, era considerato il più nobile di tutti i metalli e si pensava rappresentasse qualità positive dello spirito umano come la generosità, la giustizia e il coraggio. Il valore simbolico dell’oro può essere visto in altre espressioni come “età dell’oro”, che si riferisce a un’età perduta di grandezza, o “ragazzo d’oro”, che significa un giovane promettente.

Come l’oro, il cuore ha svolto un ruolo importante nel simbolismo nel corso della storia. I pensatori medievali credevano che il cuore fosse la sede dell’emozione e della passione. Questo simbolismo permea il linguaggio moderno in frasi come “questioni di cuore” o “avere un buon cuore”.

Combinando questi due potenti simboli, la frase “cuore d’oro” suggerisce una persona con una personalità gentile, generosa e nobile. Il contrasto con l’aspetto esteriore appare soprattutto nelle frasi che descrivono personaggi di fantasia. Un particolare tipo di protagonista è comunemente noto come il “mascalzone dal cuore d’oro” mentre la “prostituta dal cuore d’oro” è un consueto tropo letterario.

La frase ha permeato la letteratura, le arti e la cultura popolare. Appare come il titolo di numerosi album e canzoni, in particolare un successo del 1972 di Neil Young, che divenne il titolo di un documentario su di lui. È stato anche scelto come nome per un’astronave fittizia nella Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams. Solo nel 2000 sono usciti due romanzi con questo titolo. Un festival cinematografico nel Queensland, in Australia, è conosciuto come Heart of Gold International Short Film Festival.