Livelli elevati di bilirubina potrebbero essere un sintomo di malattia epatica negli adulti o nei bambini più grandi, ma possono essere comuni nei neonati. La bilirubina è una molecola organica presente in natura che compare nella bile, nel sangue, nelle urine e nei fluidi corporei a causa della rottura dei globuli rossi. È classificato come un pigmento avente i doppi legami coniugati multipli che assorbono particolari lunghezze d’onda della luce risultando in molecole colorate. Il giallo-verde di alti livelli di bilirubina conferisce ai lividi, ai bambini itterici, alle urine e alla bile il loro caratteristico colore. Simile ai pigmenti usati dalle piante per percepire la luce o da alcune alghe per catturare l’energia luminosa, la bilirubina è costituita da una catena aperta di quattro anelli pirolici a cinque membri contenenti azoto.
La porzione eme dell’emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno nel sangue, è costituita da un grande anello, chiamato anello di porfirina, composto da quattro anelli pirolici più piccoli. Al centro del grande anello giace un atomo di ferro. Il suo stato di ionizzazione determina il grado di attrazione verso le molecole di ossigeno. Alla morte del globulo rosso, l’anello di porfirina viene rotto, il ferro recuperato per il riciclaggio e la rimanente molecola residua di bilirubina a catena aperta viene rilasciata nell’ambiente circostante. È un prodotto di scarto da eliminare.
La bilirubina rilasciata nella sua forma non coniugata non è solubile in acqua ma è legata all’albumina, la proteina plasmatica predominante, per il trasporto al fegato dove viene coniugata con l’acido glucuronico. La maggior parte di questa forma coniugata è concentrata nella bile e rilasciata nell’intestino tenue. Una piccola quantità potrebbe essere scaricata nelle urine. La presenza di un aumento della bilirubina nelle urine nelle sue forme coniugate e non coniugate funge da indicatore di possibili danni o malattie del fegato.
L’attività di disintossicazione del sangue del fegato è una delle ultime ad essere pienamente funzionante nei neonati, perché l’apparato digerente delle loro madri svolgeva questo compito per loro. Entro due-cinque giorni dopo la nascita, il fegato di un neonato deve subentrare alla filtrazione del sangue. Nel frattempo, il bambino potrebbe sperimentare un alto numero di bilirubina al punto che il bianco degli occhi e la pelle hanno una tinta gialla. Questo è preoccupante poiché la barriera ematoencefalica non è completamente stabilita nel bambino e la bilirubina alta livelli possono lasciare depositi nel cervello e causare difetti neuronali. La fototerapia in cui il bambino è esposto a fonti di luce naturali o artificiali per periodi di tempo specificati provoca l’isomerizzazione della molecola di bilirubina fotosensibile, un cambiamento della sua configurazione geometrica, in una forma idrosolubile e l’eliminazione dal corpo nelle urine .
Negli adulti, livelli di bilirubina moderatamente aumentati generalmente non sono dannosi. Si pensa che dal 10 al XNUMX% della popolazione abbia la sindrome di Gilbert, che causa una minore attività nell’enzima che coniuga la bilirubina. Altre cause di alti livelli di bilirubina includono l’uso di farmaci antipsicotici e chemioterapia. Livelli di bilirubina gravemente elevati sono associati a ostruzione del dotto biliare, cirrosi o altre malattie del fegato.