Un metronomo è un dispositivo, meccanico o elettronico, utilizzato per mantenere un ritmo costante per la pratica musicale e l’esecuzione. I metronomi sono disponibili in diverse forme e dimensioni e la maggior parte sono facilmente configurabili per mantenere tempi diversi. Non tutti i musicisti usano metronomi e alcuni considerano il loro uso in contrasto con il sentimento o la passione che possono essere espressi nella musica.
La ricerca di un metronomo funzionante iniziò all’incirca un secolo dopo le scoperte di Galileo relative ai pendoli. I primi tentativi di creare un metronomo furono più o meno fallimenti. Ciò era dovuto alle lunghezze irragionevoli richieste per mantenere anche il più lento dei tempi, rendendo impossibili i tempi rapidi.
Nel 1812 Dietrik Winkel fu il primo a iniziare a utilizzare pendoli a doppio peso per creare un dispositivo molto simile ai moderni metronomi meccanici. Johann Maelzel prese queste idee e iniziò a produrre un metronomo portatile, per il quale ottenne un brevetto nel 1816. Il suo design è noto come il metronomo Maelzel. Ciò si riflette nella notazione musicale standard “MM = 40”, che sta per Maelzel Metronome.
Inizialmente, i metronomi erano visti come uno strumento per misurare accuratamente il tempo di un brano, non come un aiuto per i musicisti per abbinare un tempo specifico. Questi primi metronomi sono ritenuti da molti abbastanza imprecisi, come dimostrano le velocità molto elevate poste su alcuni pezzi del tempo. Il più famoso, questo è evidenziato in alcune opere di Beethoven, che iniziò a usare il metronomo nel 1817, l’anno dopo la sua uscita.
I primi metronomi venivano messi in moto semplicemente spingendo il pendolo o utilizzando un dispositivo di carica per mantenerlo alimentato per un periodo di tempo più lungo. Spostando un piccolo peso su o giù per il pendolo, il tempo può essere più lento o più veloce. Una volta che gli apparecchi elettrici divennero comuni negli anni ’30, molti metronomi iniziarono a usare impulsi elettrici per mantenere il tempo, spesso illuminando una piccola luce per dare un segnale visivo.
Negli anni ’80, i metronomi elettronici hanno iniziato a diventare più comuni, consentendo più funzionalità e personalizzazione di tempo e suono. La maggior parte dei metronomi genera un semplice “clic” ad ogni battito, mentre i metronomi moderni aggiungono anche un suono di battito all’inizio di ogni nuova misura. Alcuni metronomi elettronici, in particolare quelli che si trovano sui computer, consentono la personalizzazione dei suoni.
Il metronomo è spesso raccomandato agli studenti di musica come uno strumento prezioso per aiutarli a imparare a mantenere un ritmo costante. Se un particolare brano musicale è difficile, ad esempio, un musicista può essere tentato di rallentare mentre lo suona; il metronomo gli ricorderà di mantenere un tempo costante. Alcuni musicisti scoprono che esercitarsi o suonare con un metronomo crea una sensazione “meccanica” nella musica, lasciando comunque meno spazio allo “swing” o alla flessibilità. Inoltre, alcuni tipi di musica non possono essere riprodotti al ritmo di un metronomo.