Cosa sono le pratiche commerciali scorrette?

Le pratiche commerciali sleali si verificano quando un’impresa agisce in modo da violare la fiducia generale dei consumatori in tali imprese. Possono applicarsi a una serie di settori, dall’ovvio nell’acquisto di vari prodotti e servizi a casi meno ovvi come il recupero crediti e le questioni di locazione. In generale, per qualificarsi per una pratica commerciale sleale, l’atto compiuto dall’impresa in questione deve aver comportato frode, falsa dichiarazione o un atto che per sua sola commissione implichi l’impresa nell’aver fatto leva su clausole eccessivamente inique.

La maggior parte delle giurisdizioni ha in vigore leggi sulle pratiche commerciali sleali per proteggere i consumatori da tali pratiche. In generale, gli statuti delineeranno il tipo di atto che può dar luogo a un reclamo per pratiche commerciali sleali e stabiliranno il rimedio che sarà concesso in una data situazione. Più comunemente, il rimedio è la restituzione, ma se del caso, il tribunale concederà un’ingiunzione per cessare la pratica in questione. Se le circostanze sono particolarmente gravi, il tribunale può ordinare un risarcimento punitivo o un’ingiunzione a cessare del tutto le operazioni. Molte giurisdizioni ora hanno l’obbligo che chiunque presenti un reclamo per pratiche commerciali sleali subisca una sorta di danno finanziario tangibile per riscuotere un premio.

Una circostanza che potrebbe dar luogo a un reclamo per pratiche commerciali sleali è la frode o la falsa dichiarazione ai consumatori nell’esercizio dell’attività. Ad esempio, un concessionario di auto può pubblicizzare un’auto usata in vendita con l’indicazione che il motore, i freni o altri aspetti del veicolo sono stati sostituiti con parti nuove di zecca. Se il veicolo in questione non è stato, infatti, mantenuto secondo le modalità dichiarate dalla società nella sua pubblicità, allora può costituire una pratica commerciale sleale mediante frode. L’acquirente del veicolo avrebbe probabilmente diritto alla restituzione dell’importo della differenza tra il prezzo pagato e il valore dell’auto senza i miglioramenti travisati.

L’inconscio – clausole eccessivamente inique a causa di una grande disparità di potere contrattuale – è qualcosa che è meno facile da provare, ma alcune circostanze danno comunque luogo a questo tipo di pretesa. Un’azienda farmaceutica che offre sul mercato un farmaco sperimentale per il trattamento del cancro con la condizione che chiunque acquisti e utilizzi il farmaco non possa citare in giudizio l’azienda per qualsiasi motivo possa dar luogo a un’azione di pratiche commerciali sleali a causa dell’irragionevolezza. L’esistenza di una malattia potenzialmente letale e la conseguente disperazione di trovare una cura crea un forte potenziale per una disparità di potere contrattuale. È probabile che una clausola che approfitti di tale disperazione in quel modo sia ritenuta inconcepibile.