Un bandha è un blocco del respiro comunemente praticato nello yoga. La parola ha origine in sanscrito e può essere liberamente tradotta come un legame, un tipo di legame o un attaccamento al mondo fisico. Esistono più posizioni che utilizzano questa tecnica e possono essere utilizzate in combinazione con altre posizioni yoga. Ogni posizione in genere coinvolge il partecipante che fa un respiro profondo, o lo espelle completamente, e mantiene la posizione per un lungo periodo di tempo mentre si concentra su diversi muscoli del corpo.
Questa tecnica è tipicamente utilizzata nel tipo di yoga noto come Hatha. Questa è la forma di yoga più praticata ed è diversa da altri tipi, tra cui Power Yoga e Ashtanga Yoga. I praticanti di Hatha si concentrano sugli aspetti asana e pranayama di questi esercizi e meditazioni. Asana si riferisce alle posizioni fisiche assunte durante la meditazione e pranayama è il nome dato alle tecniche di respirazione utilizzate simultaneamente.
Bandha è il termine spesso usato per riferirsi alle pause del respiro che si verificano intenzionalmente durante il pranayama. Quando si esegue ogni tecnica, il respiro viene trattenuto intenzionalmente per prolungare la pausa. L’aria non può entrare o uscire dai polmoni durante queste pause e viene spesso concentrata in diverse aree del corpo dal praticante.
Le parti principali del corpo utilizzate durante l’esecuzione di questi esercizi sono le labbra, il palato, la glottide, il mento e il diaframma. Le labbra e il palato lavorano insieme per impedire all’aria di uscire dalla bocca e dal naso in modo simile ai nuotatori che trattengono il respiro prima di andare sott’acqua. La glottide blocca l’aria nella gola e può essere chiusa iniziando un movimento di deglutizione e fermandosi proprio mentre il muscolo si contrae. Il mento, quando viene premuto strettamente sul petto, interrompe anche il flusso d’aria dentro e fuori i polmoni. Il muscolo del diaframma è il centro per il controllo dei movimenti respiratori e può essere espanso per regolare la quantità di aria aspirata e per quanto tempo può essere trattenuta.
Le due forme principali di bandha sono Jalandhar Bandha e Uddiyana Bandha. Jalandhar Bandha consiste nel sedersi a gambe incrociate sul pavimento con le spalle rilassate e le mani appoggiate leggermente sulle ginocchia. Un respiro viene preso lentamente senza riempire completamente i polmoni e tenuto in posizione bloccando dolcemente il mento al petto e allungando il collo. Questa postura dovrebbe essere mantenuta per tutto il tempo che è comodo prima di rilasciare il mento, riempire i polmoni fino alla capacità ed espirare lentamente. Questa posizione può essere utilizzata per tonificare i muscoli del collo e della parte superiore della spalla e si ritiene anche che aiuti a curare i disturbi della gola e della tiroide.
Uddiyana bandha si concentra sui muscoli addominali del busto e comporta l’espulsione dell’aria dai polmoni. Molti insegnanti di yoga raccomandano che questa tecnica venga eseguita in piedi, sebbene possa essere utilizzata anche da seduti. Tutta l’aria viene espulsa dai polmoni prima che i passaggi vengano chiusi. I muscoli addominali si espandono quindi in un finto respiro che scolpisce la pancia e porta l’ombelico verso la colonna vertebrale. Questa posizione può essere utilizzata insieme a Jalandhar Bandha ed entrambi i blocchi possono essere mantenuti tra 15 e 20 secondi prima di rilasciare e tornare al respiro normale.