Cos’è il Dow Jones?

La media industriale del Dow Jones è iniziata in un piccolo ufficio di Wall Street con un foglio di carta scritto a mano. Era il 1887, quando Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser decisero che gli investitori avevano bisogno di un resoconto corrente di come si stava comportando il nascente mercato azionario. La prima “newsletter” includeva solo 11 titoli: nove ferrovie e altre due industrie.

Nel giro di due anni, questa forma primitiva di comunicazione si è evoluta in una “Newsletter del pomeriggio dei clienti” stampata, che alla fine si è trasformata nel Wall Street Journal. Il Dow Jones Average ha fatto il suo debutto nel 1896 e da allora è stato un’icona finanziaria nazionale. Ora include 30 delle più grandi società quotate in borsa, sebbene il roster non sia più strettamente industriale.

In un certo senso, il Dow Jones fornisce una versione abbreviata della storia economica e sociale americana. Il 1° novembre 1999, ad esempio, ha abbandonato Chevron, Goodyear Rubber, Sears Roebuck e Union Carbide a favore di Intel, Micosoft, Home Depot e SBC Communications. Per molti osservatori, questo ha segnalato la piena fioritura dell’era di Internet e il declino dell’industria.

Anche un grafico Dow Jones segue da vicino l’ascesa e la caduta dell’economia americana. Dal 3 settembre 1929 all’8 luglio 1932, l’indice scese da 386.1 a 41.22, rispecchiando la Grande Depressione. Ci sono voluti 22 anni per ritrovare la sua precedente altitudine. La chiusura più alta mai registrata è stata di 14,164.53 il 9 ottobre 2007, ma un successivo crollo del 2008 ha trascinato i numeri sotto gli 8,000.

Naturalmente, come sottolineano molti analisti, la reazione creata dagli alti e bassi del Dow Jones non sempre riflette la realtà economica. Ad esempio, se il titolo in cui si è fortemente investito non è uno dei 30 Dow Jones, il numero riportato senza fiato nelle notizie della sera è in gran parte irrilevante. L’indice è una radiografia specifica di un segmento dell’economia, non una TAC completa.

Inoltre, poiché l’indice è ponderato in base al prezzo, un crollo significativo in un’azione ad alto prezzo, che può essere causato da una situazione irrilevante per il resto dell’indice, può negare i guadagni in una serie di offerte pubbliche a basso prezzo. Anche la media dei prezzi Dow Jones è configurata per riflettere fenomeni come i frazionamenti azionari. Pertanto, la media del Dow Jones per 30 a volte produrrà un numero inferiore rispetto ai numeri Dow di chiusura.

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