Cos’è il pianeta Vulcano?

Il pianeta Vulcano, oltre ad essere il pianeta immaginario in Star Trek da cui Spock proviene, è un pianeta ipotetico che molti astronomi nel 19° secolo credevano potesse essere esistito. Questo pianeta doveva avere una massa bassa ed essere più vicino al Sole di Mercurio, così vicino che i telescopi del giorno non potevano risolverlo a causa della travolgente luminosità del Sole stesso. Il pianeta Vulcano, se esistesse, potrebbe avere temperature superficiali anche più calde di quelle di Mercurio, che raggiunge i 700 gradi K (801 gradi F), forse oltre i mille gradi.

La ragione per cui gli astronomi hanno dedotto che il pianeta Vulcano potesse esistere era dovuta alle discrepanze nell’orbita di Mercurio, rilevate dal matematico francese Urbain Jean Joseph Le Verrier nel 1840-1843 quando stava cercando di prevedere il moto del pianeta sulla base delle teorie di Newton. La processione del suo perelio (il punto in cui è più vicino al Sole) attorno alla sua orbita era di circa 43 secondi d’arco per secolo distante da quanto avrebbero previsto le teorie di Newton. Considerando che ogni altro pianeta del Sistema Solare si muoveva in modi precisamente previsti dalle teorie di Newton, questo era sconcertante, e il Pianeta Vulcano era invocato come causa della discrepanza. Nel 1846, Le Verrier scoprì il pianeta Nettuno basandosi sullo stesso principio, le perturbazioni nell’orbita di Urano. Questo ha galvanizzato gli astronomi per cercare il pianeta previsto da Le Verrier.

A partire dal 1859, gli astronomi iniziarono a segnalare piccole macchie nere che transitavano sulla superficie del Sole, che si pensava fossero il pianeta Vulcano. Nei successivi sei anni sono state fatte circa una dozzina di presunte osservazioni di punti neri che transitavano sul Sole, ma i transiti non sono mai riusciti a rimaterializzarsi sulla base delle osservazioni passate. Nel 1866, le osservazioni del pianeta Vulcan iniziarono a diminuire, ma le osservazioni precedenti furono considerate come “prova” dell’esistenza del pianeta, poiché Le Verrier annunciò la sua scoperta nel 1860. Nel 1867, due astronomi affidabili affermarono di aver visto un pianeta simile a Vulcano vicino al Sole durante un’eclissi, ma col senno di poi questa era probabilmente una stella. Le Verrier morì nel 1877, ancora convinto di aver scoperto due nuovi pianeti.

Nel 1915 divenne chiaro che non c’era mai stato un pianeta Vulcano. La nuova teoria della relatività di Einstein spiegava precisamente l’anomalia come un sottoprodotto del campo gravitazionale del Sole. I nuovi numeri previsti dalla sua teoria corrispondevano esattamente alle osservazioni. In tempi più moderni, gli astronomi hanno intensamente cercato nella regione intorno al Sole eventuali corpi rocciosi, come gli asteroidi vulcanoidi, che potrebbero orbitare in una regione gravitazionale stabile proprio accanto al Sole. Tuttavia, le osservazioni hanno escluso qualcosa di più grande di circa 60 km (37 mi) di larghezza. Oggi la ricerca di oggetti Vulcanoidi continua. Molti scienziati sono scettici, sostenendo che l’effetto Yarkovsky, che altera le orbite in base all’emissione di fotoni ad alta energia su un asteroide proprio accanto a una stella, renderebbe instabile qualsiasi orbita di un asteroide vulcanoide, sia che sprofonda nel Sole o che impatta su Mercurio. .